Il funzionario del Fisco
patteggia 4 anni e 8 mesi

Tangenti, l’accordo nell’ambito dell’inchiesta Pennestrì

Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Como, Carlo Cecchetti, ha ratificato ieri mattina l’accordo raggiunto con la procura per il patteggiamento di Stefano La Verde, funzionario dell’Agenzia delle entrate arrestato lo scorso giugno con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Pasquale Addesso, inchiesta che coinvolgeva anche l’ex presidente della Comense Antonio Pennestrì.

La Verde, sconterà - quasi sicuramente in carcere - una condanna a quattro anni e otto mesi, ipotesi già anticipata nei giorni scorsi. Di ieri è la notizia della quantificazione del risarcimento, fissato nella somma di 93mila euro.

La Verde era finito in carcere lo scorso 24 giugno, dopo essere stato ripreso dalle telecamere posizionate dalla Guardia di finanza mentre intascava una mazzetta all’interno dello studio Pennestrì. È stato in carcere fino al mese di agosto e ha poi ottenuto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

In linea con gli altri indagati, solo un po’ più pesante, il patteggiamento di La Verde, che era capo team dell’ufficio legale dell’agenzia di viale Cavallotti a Como: quattro anni e mezzo ad Antonio Pennestrì, quattro anni all’ex direttore Roberto Leoni, tre anni al commercialista Stefano Pennestrì.

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