Il lago ancora in calo, sulle spiagge controlli della protezione civile

Siccità Non migliora il livello: ieri toccati i -37,8 cm. Da oggi più acqua dagli invasi della Valtellina. Alessio Butti: «Da martedì il tema in commissione»

Como

Il lago continua a scendere, nonostante l’iniezione di 4 milioni di metri cubi di acqua rilasciata dagli invasi alpini nel weekend.

Ieri verso le 13 il livello ha toccato il record di -37,8, per poi riguadagnare qualche millimetro nel pomeriggio, ma comunque al di sotto dei - 37,2 cm del giorno prima. Da oggi dovrebbe scattare il rilascio sistematico di 1,6milioni di metri cubi al giorno, come annunciato dalla Regione, ma il presidente del Consorzio dell’Adda Emanuele Mauri ha già spiegato che in assenza di piogge garantiranno «un’autonomia sufficiente fino forse a fine mese o più probabilmente soltanto per i prossimi quindici giorni».

Volontara a presidio della cosiddetta “spiaggia” del Tempio Voltiano

Intanto le sponde continuano a guadagnare terreno, e le malsane spiagge al Tempio Voltiano - inquinatissime perché vicine allo scarico del torrente Cosia - sono sempre affollate di stranieri e turisti che fanno il bagno a dispetto del pericolo di annegare o di contrarre malattie.

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Da ieri però la lingua di sabbia rilasciata dal lago sarà oggetto dei controlli della Protezione civile nei weekend dalle 14 alle 19.

Lo annuncia il nuovo assessore competente, Michele Cappelletti: «Abbiamo deciso di utilizzare i volontari per presidiare la cosiddetta spiaggia del Tempio - dice - per invitare i turisti a uscire dall’acqua. Sono fiero - ci tiene ad aggiungere - di aver ricevuto questa delega, la Protezione civile in questi anni ha davvero fatto tanto».

Il tema della siccità intanto martedì approda in commissione Territorio e Ambiente alla Camera. «Porteremo in discussione le risoluzioni sulla siccità - spiega il vicepresidente Alessio Butti, parlamentare di FdI - Ho deciso di presentarle a nome del mio gruppo perché ancor prima della crisi in corso ero stato invitato a visitare alcuni bacini della Valtellina a mi ha molto colpito constatare di quanto era sceso il livello».

Il tema siccità approda intanto alla Camera

La questione dell’emergenza idrica e della gestione degli invasi idroelettrici, spiega Butti, è profondamente connessa e anche molto complicata: «Abbiamo presentato la proposta di legge nazionale - dice - che riguarda la concessione delle derivazioni idrolettriche perchè siamo molto preoccupati del fatto che l’Italia garantisca l’ingresso a multinazionali e società straniere ma alle aziende italiane non sia consentito andare non è consentito andare all’estero. Fra l’altro non si capisce che intenzioni abbia la Regione, Sertori ha annunciato un proposta di legge regionale sui bandi di gara ma non si capisce come intendono realizzarla».

Ma la siccità cosa c’entra con la derivazione elettrica? «C’entra - spiega Butti - perché nel Pnrr ci sono solo 400 milioni per quello che io chiedo da quattro anni, un piano degli invasi che preveda anche la realizzazione di nuovi bacini, in superficie o sotterranei, che possano non solo accumulare acqua nei periodi piovosi ma anche evitare dissesto idrogeologico perché eviterebbero la continua oscillazione del livello delle acque che causa l’erosione delle sponde.

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