Il lungolago e la strana storia della scala
Nel 2008 da tutelare, ora si demolisce

Tredici anni fa la Soprintendenza prescrisse la ricostruzione integrale dell’opera. I lavori poi vennero fatti male. Adesso l’ultimo atto

La ruspa è arrivata ieri mattina sul lungolago e ha iniziato a demolire la storica scala a ventaglio, quella che ha visto tanti comaschi scenderne i gradini per avvicinarsi al lago e alle papere. I grossi sassi vengono accatastati poco lontano e verranno poi conservati dal Comune di Como. Diversi cittadini si sono fermati, incuriositi, a vedere cosa stava succedendo.

I pezzi vennero numerati

Ma la storia della scalinata racconta di una svolta radicale sul suo destino in tredici anni. Nel 2008, quando partirono i lavori sul lungolago, la scala venne smontata pezzo per pezzo e per diverso tempo, al di là della palizzata in legno di cantiere - attraverso le finestre trasparenti - si vedevano i lastroni, rigorosamente numerati, poiché era stato dichiarato che la scalinata sarebbe ricostruita esattamente come quella rimossa, ma diversi metri più avanti.

La Soprintendenza, infatti, impose all’amministrazione comunale il recupero integrale della scala come pure il mantenimento dello storico igrometro. Un’indicazione, insomma, che andava nell’ottica di tutelare il manufatto. La scala venne infatti ricostruita utilizzando le pietre originali, ma fu evidente a tutti ben presto che qualcosa era andato storto nell’esecuzione dei lavori: le crepe sempre più evidenti e i gradini che, progressivamente, scivolavano verso il lago. Poi lo stop ai lavori e, nel progetto dell’amministrazione Lucini del 2015 era previsto il mantenimento della scala e il suo adeguamento nell’ambito dei nuovi lavori (poi mai partiti effettivamente e con la scala finita nelle carte dei contenziosi tra il Comune e l’impresa Sacaim e in quelle del processo sulla vicenda paratie).

Con il passaggio delle decisioni sul cantiere da Palazzo Cernezzi alla Regione e la progettazione passata a Infrastrutture Lombarde è cambiato anche il futuro della scalinata. Nei sopralluoghi effettuati con la Soprintendenza era emersa la richiesta di uniformare il lungolago con l’obiettivo di arrivare a una struttura architettonica semplice e lineare.

Il risultato? La scala a ventaglio, quella che nel 2008 era stata smontata numerando i pezzi uno a uno era da abbattere. Tra l’altro nel corso della verifica sul lungolago, era emerso che di fatto non era utilizzabile poiché sarebbe rimasta al di là dei parapetti. Ad ogni modo nella zona dove era attraccato il vecchio battello gelateria verrà realizzato uno speciale “ascensore” che consentirà ai disabili di accedere ai nuovi pontili.

Progetto lineare

A proposito di parapetti dalla Soprintendenza hanno prescritto la rimozione dei pannelli in vetro posizionati da piazza Cavour ai giardini a lago e la loro e la loro sostituzione con i parapetti con i timoni, uguali a quelli originali.

Quelli storici, con il disegno tanto caro ai comaschi che da sempre si sono fatti fotografare sul lungolago, saranno in parte quelli recuperati dalla vecchia passeggiata e restaurati, ma non saranno sufficienti a coprire tutta la fascia a lago e ne verranno prodotti altri pezzi identici.

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