Cronaca / Como città
Lunedì 05 Dicembre 2022
Il vandalo non si ferma più. Altri due finestrini rotti e pure uno pneumatico bucato
Como Da sette giorni a questa parte non passa ormai notte senza che un’auto non venga presa di mira - Già danneggiate non meno di diciotto vetture in convalle
Esattamente una settimana dopo i primi casi, avvenuti in zona stadio nella notte tra sabato e domenica della scorsa settimana, ieri notte altri tre episodi sono stati denunciati in altrettanti punti diversi della città. Il finestrino del passeggero di una Mini, lasciata nella notte in sosta in via Oriani, è stato letteralmente “bucato” con un oggetto contundente. Niente tentativo di furto bensì un gesto di vandalismo fine a se stesso, come tantissimi altri segnalati per tutta l’ultima settimana.
Altro finestrino distrutto in viale Varese, non lontano dall’incrocio con via Cinque Giornate. In questo caso è stata presa di mira una Mercedes. Per certi versi la dinamica della rottura è stata molto simile. Il vandalo ha colpito il vetro in prossimità dello specchietto retrovisore, riuscendo a ricavarsi un varco per allungare il braccio all’interno e aprire agilmente la portiera. In questa circostanza l’auto è stata letteralmente messa a soqquadro, con il malvivente che ha rovistato all’interno del cruscotto e ha tirato fuori tutti i documenti alla ricerca chissà di cosa.
Il proprietario dell’auto ha poi postato la fotografia dei danni alla sua Mercedes su facebook, comprensibilmente infuriato per quanto accaduto nella notte. Infine l’ultimo caso nel parcheggio di fronte alla Questura, ai lati della tangenziale. In questo caso - da capire dunque se si tratta della stessa persona o di un altro vandalo - niente vetri infranti, bensì pneumatico tagliato a una Renault lasciata in sosta nella serata di sabato. In quel parcheggio, peraltro, erano già arrivate altre segnalazioni di gomme tagliate nelle scorse settimane.
Proprio nei giorni scorsi la polizia, alla luce del numero elevatissimo di raid vandalici, aveva deciso di provare a recuperare le immagini delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza nelle zona dove si sono registrati i danneggiamenti, nel tentativo di riuscire quantomeno a dare un volto all’ignoto responsabile.
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