In Svizzera contagi in risalita
E rallenta la campagna vaccinale

Risale oltre confine il livello di allerta e si accende il dibattito sulla somministrazione obbligatoria ai sanitari

Le preoccupazioni espresse dal ministro federale Alain Berset - che venerdì ha posto l’accento sul fatto che «ancora tanti operatori sanitari delle Rsa non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid» - sono diventate un caso politico, tanto che la Lega dei Ticinesi dalle colonne del “Mattino della Domenica” ha subito chiesto l’obbligo di vaccinazione «per il personale sanitario a contatto con persone fragili».

«Se un professionista della sanità non si è vaccinato di proposito ed ha contagiato un paziente fragile, che poi è deceduto, è chiaro che si pone un problema non solo etico, ma anche di responsabilità giuridica - scrive il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri - l’obbligo di vaccinazione va dunque esteso al personale delle case anziani (le nostre Rsa, ndr) ed a quello impiegato nelle cure domiciliari». Lo stesso Alain Berset ha invitato il personale che non si è ancora sottoposto alla vaccinazione ad effettuare un test anti-Covid con cadenza settimanale.

È di ieri la notizia che nell’ultimo fine settimana, in Svizzera, i contagi sono tornati ad aumentare, facendo risalire il livello d’allerta, anche se i numeri sono lontani da quelli registrati nelle due ondate. L’Ufficio federale di Sanità ha annunciato 449 nuovi casi - contro i 239 di lunedì scorso - accompagnati da 7 ricoveri e 4 decessi. A preoccupare è soprattutto il tasso di riproduzione del virus, tornato sopra quota 1.

Anche in Ticino i contagi sono tornati ad aumentare: 26 quelli registrati negli ultimi tre giorni, mentre l’unico paziente ricoverato negli ospedali cantonali è stato dimesso (fermi a quota 995 i decessi).

L’altro fronte aperto nella vicina Confederazione è quello legato alle vaccinazioni, che - stando ai report settimanali di Berna - hanno registrato un rallentamento, dovuto anche al fatto che ora sono rivolte alla fascia tra i 20 ed i 50 anni. Ad oggi i cittadini svizzeri vaccinati con entrambe le dosi sono 3 milioni 111 mila, mentre 1 milione 300 mila svizzeri hanno ricevuto la prima dose. L’obiettivo del Governo federale è arrivare a raggiungere l’80% della copertura vaccinale entro l’autunno. Obiettivo che, però, con questo ritmo di vaccinazioni, difficilmente verrà raggiunto. Eppure proprio ieri Berna ha annunciato di aver ricevuto un altro milione e mezzo di dosi di vaccino, portando il totale delle forniture vicino a quota 9 milioni.

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