Cronaca / Como città
Sabato 05 Dicembre 2020
Influenza, i vaccini ci sono
Ma vanno presi a Chiasso
In Svizzera campagna di prevenzione finita. Adesso le dosi possono essere vendute agli italiani. Centinaia di comaschi in lista d’attesa
Conclusa la campagna vaccinale per i soli svizzeri, le farmacie ticinesi da dicembre hanno aperto le porte anche agli italiani. Serve la ricetta, una dose costa 20 franchi e si può fare la detrazione con il codice fiscale. Le nostre farmacie sono a secco e nemmeno ai medici per le categorie fragili arrivano abbastanza vaccini contro l’influenza. Oltre frontiera invece la campagna è iniziata più di due mesi fa, il 28 settembre, e si è ormai conclusa.
La lista d’attesa
Durante ottobre e novembre nelle farmacie ticinesi l’acquisto era consentito solo presentando una ricetta medica svizzera, adesso vale anche la ricetta firmata dai medici italiani. Alla farmacia Merloni di Chiasso raccontano di richieste che arrivano da Como, da Varese, ma anche da Milano. Stanno smaltendo le prenotazioni accumulate, già annotate alla fine di ottobre, secondo un criterio cronologico. Sempre a Chiasso la farmacia San Gottardo sta contattando i clienti italiani che avevano domandato del vaccino, un centinaio circa.
Ma dal bancone spiegano anche che le dosi oltre ai quantitativi forniti per la campagna vaccinale svizzera sono arrivate soltanto giovedì e che la disponibilità non è infinita. Anche alla farmacia della stazione di Mendrisio raccontano che non hanno una mole interminabile di forniture, perché anche nel Ticino le dosi avanzate una volta conclusa la campagna non bastano a soddisfare per intero la domanda. Una domanda che adesso in Svizzera è molto aumentata, proprio per le numerose richieste provenienti dal confine italiano. All’inizio di ottobre tanti comaschi avevano preso d’assalto le farmacie svizzere capendo che l’antinfluenzale qui in Lombardia sarebbe stato un miraggio, almeno per la popolazione sana. La farmacia Centrale di Chiasso raccontava di circa duecento telefonate al giorno. Tutte sistematicamente respinte perché la priorità era data ai soli svizzeri. Nel frattempo in Lombardia l’ultima tranche delle dosi attese dai medici di famiglia, circa un terzo del totale, per vaccinare gli over 65 arriverà secondo la Regione a giorni, tra il 10 e il 15 di dicembre.
In Lombardia poche dosi
Le dosi saranno però per numeri inferiori alle aspettative e i medici di famiglia già oggi si ritrovano ad essere costretti a scegliere chi vaccinare e chi no. Resteranno senza i cittadini tra i 60 e i 64 anni anche se aventi diritto, come la popolazione in età lavorativa visto che le farmacie per il libero acquisto sono rimaste sfornite.
Non si registrano invece particolari problemi nell’età pediatrica per i bambini sani con il vaccino spray le cui forniture hanno permesso di ampliare la platea dei minori da coprire. In compenso alcuni istituti privati in Lombardia stanno proponendo per circa 65 euro la vaccinazione. Anche Villa Aprica ha proposto a pagamento l’antinfluenzale ed ha subito esaurito 500 dosi e sta effettuando le ultime 200 comunque già tutte prenotate. Altri centri più piccoli invece non offrono questa opportunità.
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