«La diversità è una ricchezza»
La lezione del Festival dei popoli

Messa in Duomo ieri a coronamento di un percorso durato due mesi. Poi il gran finale, con oltre un’ora di balli e canti folcloristici da tutto il mondo

Ci sono una fatica da affrontare e una ricchezza inattesa da assaporare quando si mettono insieme le diversità. Questa è stata l’esperienza laboriosa e proficua delle associazioni comasche impegnate anche quest’anno nel festival delle culture, dei gemellaggi e della cooperazione internazionale “Intrecci di Popoli”.

Nella giornata finale di un percorso durato circa due mesi compresi gli appuntamenti precedenti al festival, il vicario episcopale don Pierino Riva e il responsabile diocesano del servizio migranti don Giusto Della Valle hanno concelebrato la messa solenne in Duomo con la partecipazione di diversi gruppi etnici presenti in città; all’uscita sono seguiti per oltre un’ora balli e canti folkloristici in piazza ai quali si sono aggiunte le comunità di religione non cattolica.

L’iniziativa è stata promossa dal settore Relazioni internazionali del Comune di Como insieme al Centro servizi per il volontariato e alla Diocesi, con la partecipazione di una sessantina di associazioni del territorio che lavorano con gli stranieri.

Quest’anno, il quarto da quando è nato il festival, il programma è stato diluito su quattro giorni e due fine settimana. Il 12 e il 14 maggio, poi ancora sabato scorso, 21 maggio, sono stati proposti incontri, laboratori, esposizioni, momenti di riflessione, articolati intorno a una tematica e sviluppati insieme da diversi gruppi. Ogni realtà ha apportato il proprio contributo improntato su una determinata matrice culturale, ognuno ha conosciuto qualcosa in più degli altri. «Vedo delle diversità con i miei occhi da uomo credente», ha detto nell’omelia don Pierino Riva. E proprio nella festa della Trinità che succede alla domenica di Pentecoste ha richiamato la diversità contenuta perfino in un dogma della fede cristiana cattolica.

«Dio è padre, figlio, spirito santo. Sono tre persone diverse che operano in modo diverso. Ognuno feconda l’umanità secondo quello che è, così la diversità diventa ricchezza per tutti».

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