La nostra posta dimenticata
In giacenza 5mila tonnellate

Abbandonata a Peschiera la corrispondenza dei comaschi - Il motivo? Per il sindacato «è colpa del sistema di consegna a giorni alterni»

Como

La storia della corrispondenza abbandonata nei centri di smistamento di Peschiera Borromeo e di Linate sta facendo il giro di tutta la Lombardia. E però non è una leggenda. È cronaca certificata della débacle natalizia di Poste italiane: in quelle 5mila tonnellate di carta in attesa di consegna - sì, avete capito bene, 5mila tonnellate - ci sono anche le letterine di auguri dei comaschi, le foto dei nostri bimbi sorridenti, le cartoline dei nostri zii d’America.

Cos’è successo? Le uniche risposte arrivano, per il momento, dalle organizzazioni sindacali, che individuano la principale causa di questo disastro nell’avvenuta riorganizzazione del sistema di recapito che, come noto, dallo scorso anno avviene a giorni alterni: «Un fallimento totale - osserva Stefano Ancona, sindacalista dell’esecutivo nazionale di Cobas Poste -. Così oggi succede che per evitare di ingolfare ulteriormente gli uffici di recapito già oberati di lavoro, la corrispondenza venga trattenuta».

«Non vorremmo - conclude il sindacalista - che si finisse come nel 2008, quando in una situazione analoga, la corrispondenza in arretrato fu mandata al macero con i camion».

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