Cronaca / Como città
Giovedì 03 Marzo 2016
La superstar dei social: anche online
vale la qualità
Como, Francesco Sole ha incontrato gli studenti dell’accademia Galli. «Credete sempre ai vostri sogni come Leo DiCaprio con l’Oscar»
Giacca e pantaloni neri, cappellino da baseball grigio dei New York Yankees portato all’indietro, Francesco Sole, ieri, è stato docente per un giorno all’Accademia Galli di Como.
“La paura di sbagliare dovrà diventare la nostra paura preferita”, il titolo del workshop, è stato il trait d’union di tutto l’incontro, condotto dall’uomo da un milione e passa di like su Facebook insieme a Pierpaolo Perretta, in arte “Mr Savethewall”, insegnante di Sociologia dei nuovi media e comunicazione multimediale del corso di Arti visive. «Credete nei vostri sogni, anche se rideranno di voi, anche quando fallirete. Credeteci come foste Leo DiCaprio all’ennesima candidatura. Prima o poi, vincerete il vostro Oscar» ha ricordato il “fenomeno social”, prendendo spunto da uno degli ultimi “post it” pubblicati sulla sua pagina.
Volto della tv, star incontrastata del web, autore di libri e presto pure nei cinema: Gabriele Dotti (il suo vero nome) ha parlato, di fronte a un’aula magna strapiena, dei nuovi linguaggi di comunicazione, ripercorrendo la sua carriera.
Ventitreenne originario di Modena, ha fatto il liceo classico e ha frequentato per un po’ la facoltà di Economia all’università. Per un periodo della sua vita, la mattina lavorava da un benzinaio, il pomeriggio studiava e la sera faceva il pr in discoteca. «Ho intercettato uno spazio vuoto – ha ricordato – ma, in rete come da altre parti, è la qualità a fare la differenza. Infatti, metto particolare cura nei video e nel montaggio».
Ha conosciuto Maria De Filippi e ha accettato di condurre, insieme a Belen, “Tu si que vales”. Il suo video, “L’amore ai tempi di Whatsapp”, ha totalizzato più di un milione di visualizzazioni. I contenuti condivisi su internet, spesso utilizzando la tecnica del post it, sono semplici e d’immediato impatto per gli adolescenti: parla ironicamente di amore e dei rapporti delle nuove generazioni.
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