«Lago basso? Perché non piove»
E da martedì torna il gran freddo

Lieve innalzamento del livello ma ancora non basta. Atteso nei prossimi giorni un brusco abbassamento delle temperature

Como

Il livello del lago, ieri in mattinata, aveva dato qualche timido segnale di speranza, recuperando grazie ad un afflusso di acqua doppio rispetto al deflusso una piccolissima parte del terreno perso - in termini di centimetri - in queste settimane. La ritirata delle acque si è arrestata però già nel primo pomeriggio, con il livello che è tornato a scendere. A pomeriggio inoltrato, il lago di attestava a meno 19,1 centimetri sotto lo zero idrometrico, in termini reali a 24 centimetri sotto la media stagionale.

Eppure distese infinite di sassi e pietrisco come quelle che da giorni si sono notate in moltissimi punti del bacino del Lario hanno dato l’impressione, almeno dal punto di vista visivo, che il Lario si sia avvicinato (e di parecchio) ai minimi storici, che - ripercorrendo i dati dal 1946 ad oggi - si attestano ai meno 42,5 centimetri del 2 aprile del 1958. Il direttore del Consorzio dell’Adda, Luigi Bertoli, precisa che «la spiegazione di quanto sta accadendo è unicamente da ricondursi a quaranta e più giorni senza pioggia». «Le temperature di questi giorni hanno favorito lo scioglimento della neve in quota ed ecco spiegato il motivo per cui questa mattina (ieri, ndr) l’afflusso era doppio rispetto al deflusso. Gli invasi alpini non c’entrano - aggiunge -. Non è vero che il lago non è mai stato così basso. Lo certificano i dati. Interventi sul deflusso? Sì, lo confermo. Se il lago scende, non abbiamo altre alternative se non quella di chiudere. Si è trattato di chiusure progressive. In un mese siamo arrivati a ridurre alla voce “deflusso” 70 metri cubi d’acqua al secondo. Poi però a valle si lamentano che il deflusso è ridotto. Ben inteso, non abbiamo tolto 70 metri cubi tutti insieme. Si è trattato di un’operazione in più step. Ma, lo ripeto, senza quaranta e più giorni di pioggia, ci sono ben poche contromisure. La neve che si scioglie aiuta, ma è la pioggia l’unico antidoto contro il lago che batte in ritirata. Spesso tra fine marzo e inizio aprile ci siamo trovati in questa situazione. Vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni, anche se non credo che allo stato attuale il meteo gioverà al livello del lago. Al momento però non sono previsti altri ritocchi al deflusso».

E, nell’uovo di Pasqua, anche il territorio comasco troverà quale poco gradita sorpresa un brusco ritorno alle temperature invernali. Già oggi le massime subiranno un ritocco al ribasso, per poi mantenersi su livelli più invernali che primaverili tra Pasqua e Pasquetta, anche se - rispetto a quanto ventilato nei giorni scorsi - la pioggia dovrebbe far capolino solo nella sera di Pasquetta. Le giornate più difficili dal punto di vista del meteo saranno quelle di martedì e mercoledì, con la temperatura minima che oscillerà tra i 2 gradi ed un poco rassicurante meno 1.

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