
Cronaca / Como città
Giovedì 22 Aprile 2021
L’appello di Daniela
«Mamma, aiutami»
Al giudice la donna aveva detto di non volerla aiutare
Como
«Il tuo rifiuto di aiutarmi è una condanna a morte. Ti chiedo ancora una volta di ripensarci, non voglio conoscerti o sapere il tuo nome: ti chiedo solo di sottoporti a un prelievo del sangue che a te non cambierebbe nulla, ma per me vorrebbe dire poter vivere».
Daniela Molinari ha rilanciato il suo appello disperato ieri sera alla trasmissione “Chi l’ha visto”, che già l’aveva ospitata un paio di mesi fa quando era iniziata la sua ricerca della madre naturale, il cui Dna è indispensabile per tentare una nuova cura al tumore che l’ha colpita.
La donna, 48 anni, due figlie , abbandonata alla nascita - avvenuta il 26 marzo 1973 al Sant’Anna - e adottata dopo 18 mesi trascorsi al brefotrofio di Rebbio, ha intrapreso la battaglia per rintracciare la madre naturale quando i medici le hanno prospettato la via genetica come estremo tentativo di cura.
Il giudice ha trovato il nome della madre biologica, nella cartella clinica relativa al parto conservata all’ospedale Sant’Anna, e ha trovato la donna, alla quale ha chiesto di sottoporsi all’analisi del sangue e ha dato ogni garanzia che la sua volontà di restare anonima, se confermata, sarebbe stata tutelata.
No, è stata la risposta. Inspiegabile, se non ammettendo che lo sfondo di violenza in cui ha avuto origine questa storia terribile ancora la blocchi. Oggi la donna vive ancora nel Comasco, è diventata nuovamente madre ed è nonna, e probabilmente non ha condiviso con nessuno la sua drammatica vicenda.
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Stefano Tentori
3 anni, 11 mesi
Non so se si possa fare ma credo che un giudice possa obbligarla a fare un prelievo di sangue; se ciò è possibile si faccia.
Cesare Calovini
3 anni, 11 mesi
E' chiaro che la gente commenta in base alle informazioni fornite dall'articolo. Se no ognuno dovrebbe fare delle investigazioni approfondite sugli argomenti e le persone. A questo punto diventa inutile leggere il giornale. Siccome il tempo e la voglia di fare questi approfondimenti nessuno ce li ha, si esprimono le opinioni sui fatti come sono presentati. Se poi non dovessero essere veri, si ignorano i commenti e anche gli articoli. Non si danneggia nessuno. Certe superiorita' etiche mi fanno ridere.
Brambillo Brambilla De Brambillis
3 anni, 11 mesi
Magari si tratta di una persona malata o traviata da traumi subiti durante la vita. Non possiamo giudicare ma consigliare, come spero facciano i suoi famigliari, le autorità e i media.
Marco Gianetti
3 anni, 11 mesi
@seregni, il dire che le persone sono giustizialiste rende a tua volta te stesso giustizialista
gio vanni
3 anni, 11 mesi
@ enrico seregni: la vicenda é chiarissima......
shouganai tekitou
3 anni, 11 mesi
Un'altra doverosa domanda è al team dei ricercatori(?) E la loro integrità deontologica. Come si può pretendere di avere il campione DNA ecc del genitore di una persona finita in adozione? Non quadra assolutamente nulla in questa storia. Una simile (insensibile e scorretta!) richiesta sarebbe stata bloccata sul nascere. Nessun team di ricerca (IMHO) si spingerebbe a tanto.
Ciao Ciao
3 anni, 11 mesi
Un prelievo in totale anonimato anche dalla sua famiglia non le costa niente! Non capisco questo no categorico!
shouganai tekitou
3 anni, 11 mesi
Mi piacerebbe sapere di più sulla cura che dipende esclusivamente dal prelievo del sangue di un genitore (ipotizzo per mappare il DNA?)... quindi se i genitori fossero morti - addio le cure? Che progetto scientifico di ricerca inusuale... di solito non si finanziano i progetti con le condizioni/limitazioni simili. Tutto mi appare così strano.
Cesare Calovini
3 anni, 11 mesi
Io penso che la fortuna della vita di Daniela sia stata di essere stata abbandonata. Vi immaginate crescere con un essere che rifiuta un prelievo di sangue per salvare non dico nemmeno una figlia ma una qualsiasi persona?
Mauro Brado
3 anni, 11 mesi
Cara anonima comasca. Che lo desideri o meno DANIELA è figlia sua ! Sangue del suo sangue. FIGLIA che non le ha chiesto di essere messa al mondo. FIGLIA che la implora perché faccia si che adesso possa restarci. Dimostri pietà, dimostri di essere se non una madre, un essere umano.
enrico seregni
3 anni, 11 mesi
non mi permetto di entrare nel merito di una vicenda che non conosco, però rabbrividisco nel vedere con quanta leggerezza la gente commenta e spara sentenze
gio vanni
3 anni, 11 mesi
guardate quanta gente dona il sangue senza chiedersi a chi andrá e questa signora (signora?) non vuol donare il sangue per la figlia che ha abbandonato? Bisognerebbe costringerla ma non so se sia lecito/possibile.
Mauro Brado
3 anni, 11 mesi
Se un giorno si scoprisse l'identità del cuor di leonessa sotto copertura, attenderla sotto casa per chiedergli perché, più che un dovere civile diverrebbe un obbligo morale.
Vit Fol
3 anni, 11 mesi
Non può essere vero.... Cos'ha questa madre al posto del cuore?? Pietra??
Carmen Xxxx
3 anni, 11 mesi
Prelievo coatto , intervenga un giudice come diritto alla vita .
marco federici
3 anni, 11 mesi
Questa figlia sarà frutto di violenza anche la più meschina, ma ciò non toglie che Daniela abbia il 50% del patrimonio genetico della madre. Se ti garantiscono l'anonimato totale una lo deve fare. La signora non si sta comportando diversamente dal suo carnefice..comodo fare lo struzzo Non c'è bisogno di suonar le trombe, dirlo al marito od ai figli legottimi od andare a chi l'ha visto ma una prelievo si può fare esattamente come ha vissuto per 48 anni .Sua figlia non ha davanti lo stesso una cura risolutiva ma perché lasciarla crepare peggio d'un cane senza nemmeno provarci...
LICIA MESIA
3 anni, 11 mesi
È vergognoso che una povera donna in punto di morte sia costretta ad elemosinare l'aiuto di un essere che non si può definire madre, non si può definire donna ma a questo punto non si può definire neanche persona .
Lariano Lariano
3 anni, 11 mesi
Prelievo coatto subito