L’appello del cardinale Cantoni a donare per gli aiuti dopo il terremoto in Siria e Turchia: «Catastrofe umanitaria, sono territori già messi alla prova»

Donazioni La Caritas italiana si è mobilitata per prestare aiuti ai popoli della regione anatolica colpita dalle scosse del sisma. I morti salgono a 11mila e il vescovo di Como invita a donare

«Le immagini e le testimonianze di distruzione e dolore che ci arrivano da Turchia e Siria ci disorientano e feriscono profondamente. La catastrofe umanitaria causata dal terremoto amplifica le sofferenze di territori messi già duramente alla prova da anni di guerra, terrorismo e migrazioni forzate. In questo momento ci sentiamo chiamati e invitati personalmente ad aiutare queste popolazioni con la vicinanza del cordoglio, la consolazione della preghiera e l’aiuto concreto». Sono queste le parole con cui il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha parlato della tragedia causata dal sismo che ha colpito la regione anatolica tra domenica e lunedì scorsi, 5 e 6 febbraio, e che ha provocato 11 mila morti, secondo le stime più recenti.

Il numero infatti è purtroppo ancora provvisorio, perché molte persone sono rimaste bloccate sotto le macerie o sono disperse e i soccorsi proseguono instancabili anche in queste ore. Ma, naturalmente, più il tempo passa e più basse si fanno le probabilità di riuscire a trovare vivi i dispersi: per salvarli sarebbe cruciale riuscire a trovarli entro le prime 72 ore, ovvero entro tre giorni dalle scosse (oggi è il terzo giorno dal sisma).

La situazione, sia in Siria che in Turchia, è di massima emergenza: i feriti sono decine di migliaia e molti ospedali sono sovraffollati, mancano il personale e gli strumenti necessari per fare fronte a tutto.

«Il confratello Vescovo Paolo Bizzetti, vicario apostolico in Anatolia e presidente di Caritas Turchia - spiega infatti il cardinale - ha comunicato che c’è bisogno di tutto e le loro stesse strutture sono state danneggiate, mentre Caritas Siria e Custodia di Terra Santa stanno offrendo accoglienza e sostegno in un contesto difficilissimo».

La Conferenza episcopale italiana ha inviato 500mila euro da fondi dell’Otto per Mille per affrontare l’emergenza, «confidando che la solidarietà internazionale si metta subito in moto», è l’auspicio del presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi. Caritas Italiana, oltre ad aver attivato una raccolta fondi, ha inviato due operatori a Istanbul per affiancare le Caritas locali nella gestione dell’urgenza. «La nostra Caritas diocesana - conclude il Vescovo Oscar - si è subito messa in dialogo con Caritas Italiana per dare sostegno alle iniziative che saranno proposte».

È possibile fin da ora partecipare alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal devastante sisma. «Tutte le offerte raccolte - spiegano da Caritas Como - saranno gestite in collaborazione e in sinergia con Caritas Italiana e Caritas internazionale».

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