L’avvocato della famiglia Malgesini
«Don Roberto è stato lasciato solo»

I fratelli: il risarcimento? Solo simbolico: 1 euro

«I fratelli di don Roberto hanno deciso di costituirsi parte civile solo per testimoniare la loro presenza accanto al fratello, perché non vogliono lasciarlo solo come don Roberto era stato lasciato da altri nell’esercizio della sua attività».

L’avvocato Maurizio Passerini, legale dei fratelli di don Malgesini, parla pochi minuti nell’ultima udienza del processo per l’omicidio di piazza San Rocco (sentenza attesa per le 18). Ma sono minuti di grande intensità emotiva. Minuti in cui per tutti, giudici popolari compresi, è difficile trattenere la commozione.

Un’arringa breve, nella quale il legale della famiglia non ha mancato di puntare il dito verso chi «doveva pensarci prima a preservare e difendere» il sacerdote e la sua attività. Ma il legale ha anche raccontato un aspetto molto umano di don Roberto: «L’ho conosciuto nell’officina di famiglia, quasi per caso. E il suo sorriso mi è rimasto impresso». Un sorriso che il legale si dice certo di aver visto sul viso di don Roberto anche nelle foto scattate dopo il decesso. «Si risparmi, l’odioso progettatore di tale misfatto, le scuse: non servono. È già stato perdonato dalla sua vittima, quindi risparmi tutte le sue forze perché dovrà rispondere quanto prima alla sua coscienza». L’avvocato ha poi precisato che «la richiesta di risarcimento non esiste e non può esistere. Sarà simbolica nel ricordo a chi ha dedicato tutta la propria vita perdendola per mano vigliacca». Un euro, l’entità del risarcimento chiesto.

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