Le mani dei clan sulle imprese
Blitz nel Comasco e in Brianza
Nove gli arresti nel Canturino

Maxi operazione contro la ’ndrangheta in Brianza - Arrestato anche il sindaco di Seregno

I carabinieri stanno eseguendo 27 ordinanze cautelari a carico di altrettante persone accusate, per lo più, di associazione per delinquere di stampo mafioso. L’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Milano coinvolge anche la provincia di Como.

L’indagine dei carabinieri avrebbe permesso di scoprire una fitta rete di infiltrazioni di uomini della ndrangheta nelle imprese della Brianza e nelle amministrazioni locali.

Il blitz contro gli uomini dei clan coinvolge la provincia di Como, Monza, Milano, Pavia e Reggio Calabria.

Nella nostra provincia sono 9 le ordinanze di custodia cautelare per associazione di stampo mafioso eseguite dai carabinieri; il ramo lariano dell’inchiesta è nato dagli accertamenti compiuti dai carabinieri del nucleo investigativo di Cantù in seguito al ferimento, avvenuto nel maggio dello scorso anno, di Ludovico Muscatello, il nipote del boss di Mariano Comense Salvatore Muscatello. Da quell’inchiesta sui i locali pubblici del canturino, i carabinieri si sono allacciati all’indagine della Dda.

Nell’operazione è coinvolto anche il sindaco di Seregno Edoardo Mazza (Forza Italia) accusato di corruzione in quanto sospettato di aver favorito gli affari di un imprenditore legato ai clan; quest’ultimo, in cambio, si sarebbe dato da fare per recuperare voti al sindaco.

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