Cronaca / Como città
Martedì 03 Novembre 2015
Life Electric preso di mira
Sembrava vernice, era carta
Palline scagliate nella notte contro il monumento di Libeskind. Brunati: «Non credo sia un segno di dissenso, piuttosto una bravata»
Palline di vernice verde contro il monumento di Libeskind. Anzi, no. Erano pallottole di carta verde, meno dannose certamente della pittura, ma che qualcuno ha appositamente scagliato contro “Life electric”.
Il primo a lanciare l’allarme di un attacco vandalico al monumento posizionato in fondo alla diga è stato Pierpaolo Perretta, Mr. Savethewall, che in un suo giro mattutino ha notato questi segni verdi sullo specchio del monumento. E subito, con tanto di foto, ha pubblicato il suo rammarico su Facebook.
Quelle chiazze verdi brillanti sono rimaste tutta la mattina sul monumento, fino a quando i responsabili del monumento non hanno fatto le verifiche. Scoprendo, per fortuna, che il danno era nullo. «A differenza di quanto immaginato nelle prime ore della giornata nessun atto vandalico è stato compiuto contro Life Electric. Il materiale verde trovato sull’opera si è, infatti, rivelato essere un volantino pubblicitario di carta, bagnato e appallottolato, lanciato verso la struttura. Non crediamo possa trattarsi di un gesto vandalico né, tantomeno, di un’espressione dissenso nei confronti del monumento. Chi, in questi mesi ha manifestato contrarietà al progetto, lo ha sempre fatto in modo intelligente e civile».
«Quando, a caldo sono stato contattato per commentare l’episodio – spiega Daniele Brunati, responsabile del progetto – si pensava fosse vernice, per questo la mia reazione iniziale è stata di indignazione. Evidentemente l’episodio, i cui contorni sono ormai chiari, va assolutamente ridimensionato: possiamo parlare, al più, di una piccola bravata o di uno scherzo di halloween comunque da stigmatizzare». «Ne approfitto - conclude Brunati - per chiedere a tutti i cittadini che volessero segnalare eventuali anomalie di contattare direttamente i nostri uffici al numero 031.268989 o all’indirizzo mail [email protected]». Il Consorzio Como Turistica ha già provveduto a ripulire l’opera, poi saranno analizzate le immagini del sistema di videosorveglianza che monitora il tondello per capire cosa sia successo realmente.
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