Cronaca / Como città
Martedì 21 Febbraio 2017
L’università dell’Insubria guarda avanti
«Pronti a investire, la città cresca con noi»
Ieri l’apertura dell’anno accademico - Il rettore: «Questa università non lascerà mai Como». Aumentano le iscrizioni, tornate ai livelli pre-crisi
Como
L’Insubria ha aperto l’anno accademico promettendo che Como svilupperà la propria vocazione universitaria anche senza il Politecnico.
Ieri mattina a Sant’Abbondio rettore, prorettore e docenti, con le classiche toghe e il “tocco quadrato” in testa, hanno celebrato l’inizio del nuovo anno di studi stilando il bilancio del passato e del futuro dell’ateneo.
L’università ha superato per la prima volta la quota di 10mila iscritti, facendo risalire le matricole oltre le 3mila. Sono i numeri pre crisi economica, per un ateneo che nella sua storia ha laureato in tutto 23mila studenti.
Ma il magnifico rettore Alberto Coen Porisini è intervenuto anche sullo sviluppo della nostra città. «Per Como sarebbe più utile avviare una riflessione con il nostro ateneo - ha detto Porisini - per potenziare l’università in città, invece che continuare a chiedersi cosa si sarebbe dovuto o potuto fare per evitare che il Politecnico di Milano se ne vada del tutto, processo orma irreversibile. La città è abbastanza forte per sviluppare la propria vocazione universitaria, insieme a noi, all’Accademia Galli e al Conservatorio Verdi. Continueremo ad investire, abbiamo già stanziato risorse rilevanti per ristrutturare gli spazi lasciati vuoti dal Politecnico in via Castelnuovo, stiamo solo aspettando di entrarne ufficialmente possesso».
Il servizio completo su La Provincia in edicola martedì 21 febbraio
© RIPRODUZIONE RISERVATA