Cronaca / Como città
Giovedì 11 Febbraio 2016
Maroni in missione negli States
e Freeman lo riconosce grazie a Como
Il grande attore capisce dov’è la Lombardia soltanto dopo aver sentito il nome del nostro lago: il reportage è su Panorama
«Qui contano i rapporti personali, di amicizia: quelli che hai costruito negli anni, che si fondano sul reciproco rispetto e che durano piu’ della carriera che uno riesce a fare. Io sono stato invitato come “friend of the Usa”. Un grande onore per me, un grande privilegio, che mi riempie di orgoglio”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a proposito della sua partecipazione, lo scorso 4 febbraio, al ’National prayer breakfast’, a Washington, il cui racconto ha affidato alle colonne del settimanale ’Panorama’, oggi in edicola.
PREGARE PER COSTRUIRE RELAZIONI DURATURE - «Non è questione di titoli - spiega il presidente nel suo reportage dal titolo ’Il mio breakfast con Barack’ -, di appartenenza politica o di fede religiosa: sono cose importanti, certo, ma che al Npb vengono ostentatamente lasciate fuori dalla porta». E, a proposito della definizione ufficiale - “Questo evento speciale rappresenta un’occasione per mettere da parte le nostre differenze e mettersi insieme a pregare per costruire relazioni durature: è un eccitante promemoria che cio’ che ci unisce e’ di gran lunga maggiore di ciò che ci divide” -, aggiunge: «vi assicuro che non sono parole di circostanza».
NATIONAL PRAYER BREAKFAST - «Il Npb è una colazione di preghiera che riunisce i massimi esponenti delle Istituzioni americane, a partire dal presidente americano - scrive Maroni sul settimanale diretto da Giorgio Mulé -. Si svolge ogni anno dal 1953, il primo giovedì di febbraio. E’ un evento esclusivo, cui sono invitate dal Congresso anche personalità
selezionate da oltre 130 Paesi, diverse per religione e orientamento politico, ma che hanno un punto in comune: la consapevolezza che la loro azione di leader, ciascuno nel suo campo, passa attraverso la forza della preghiera».
«È una storia speciale, molto americana - prosegue -, che parte tanti anni fa e che da allora, ogni anno, ha il suo culmine a Washington alle 7 del mattino». Del resto, evidenzia il governatore della Lombardia, «il significato dell’evento è
scritto nel nome: breakfast (colazione) prayer (preghiera) e national (nazionale, cioé federale, cioé Washington). Organizzato ogni anno da due membri del Congresso (un democratico e un repubblicano), il Npb è uno degli eventi più importanti negli Stati Uniti: dalla sua nascita nessun presidente ha mai mancato, a cominciare da Dwight Eisenhower fino a Obama, passando per John Fitzgerald Kennedy, Ronald Reagan e Bill Clinton».
«Ho partecipato a tanti meeting in vita mia, incontri di ogni tipo, ufficiali, privati, affollati di uomini e donne provenienti dagli angoli più remoti del mondo: ma quella di Washington è stata per me un’esperienza mai vissuta prima - scrive ancora il presidente Maroni sul numero di ’Panorama’ in edicola oggi, a proposito della sua partecipazione al ’National prayer breakfast’ di Washington -. Un’esperienza di amicizia, di preghiera, di umanita’ e di veri buoni sentimenti, tra persone che hanno un rilievo istituzionale straordinario ma che qui sono solo amici».
«Nessun titolo - sottolinea -, nessun ’president’ o ’honorable’, solo Barack, Morgan, Julia, John o Roberto».
LE PAROLE SORPRENDENTI DI OBAMA - Il racconto del presidente prosegue con l’intervento di Barack Obama. «’Tutti i potenti del mondo al Npb’ hanno titolato i giornali. ’Il presidente Barack Obama, la First lady Michelle e i più influenti politici del pianeta, riuniti per confrontarsi su temi di attualita’ mondiale, e per perfezionare collaborazioni internazionali su progetti di solidarietà, sviluppo e promozione umana’. Vero, ma solo a metà - precisa Maroni -: l’altra meta’, a noi politici italiani sconosciuta, è stata preghiera, umanità, condivisione, rapporti umani fondati su un’amicizia disinteressata. Nel suo intervento Obama non parla di economia o degli equilibri del mondo. Si rivolge a noi con parole semplici e sorprendenti: ’Quando tutto e’ difficile, quando sono arrabbiato, quando vedo che nessuno è d’accordo con me, io prego’».
Nel reportage affidato a ’Panorama’, Maroni si sofferma anche sul curioso siparietto con Morgan Freeman, attore che, tra gli altri, «ha interpretato il ruolo di Dio in un film di grande successo con Jim Carrey». «Decido di non perdere l’occasione storica di ’stringere la mano a Dio’ - racconta il presidente - e lo avvicino, presentandomi: ’Hi, I’m Roberto Maroni, the president of Lombardia’. ’The president of what?’ risposta raggelante. ’Lom-bar-dia’ scandisco: ’The Lombardy region, lake Como’ aggiungo. ’Oh yes, lake Como, where George Clooney lives’. Ecco il miracolo. Sulla faccia di Freeman compare un bel sorriso e mi stringe la mano».
UNA STORIA CHE PUO’ CAMBIARE LA VITA - Insomma, è la riflessione di Roberto Maroni, «tutta un’altra storia rispetto alle baruffe cui la politica italiana ci ha abituato. ’Una storia che può cambiare la tua vita’, mi sussurra l’amministratore delegato della Metro Goldwyn Mayer al termine della riunione». «Mi piacerebbe portare questa storia anche in Italia - conclude il presidente -. Mission impossible? Vedremo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA