Maxi antenna a Como Borghi
L’assessore: «Va fatta altrove»

Una nuova antenna di Iliad alta 36 metri in piazzale Gerbetto, per l’assessore Marco Butti è meglio costruirla altrove. La società francese ha depositato a giugno una pratica in Comune per installare dentro alla stazione ferroviaria di Como Borghi un nuovo impianto dall’altezza certamente impattante. Nei prossimi giorni i dirigenti e i tecnici di Palazzo Cernezzi incontreranno l’azienda telefonica per chiedere di valutare lo spostamento dell’antenna in un angolo della città meno densamente abitato.

«Sì, appena possibile e comunque a giorni organizzeremo l’incontro - conferma Butti - ci confronteremo con Iliad perché di sicuro è meglio scegliere un luogo più adatto per installare l’antenna». La decisione però non è così semplice.

Gli uffici comunali che stanno seguendo la partita, infatti, spiegano che per legge c’è tempo 90 giorni per valutare la richiesta avanzata da Iliad e raccogliere i pareri degli enti e dei soggetti competenti, per esempio le Ferrovie Nord che hanno concesso il benestare.

Anche Arpa ha già dato il via libera. Secondo l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente i dati presentati della società telefonica nel progetto non rappresentano un problema per la salute dei cittadini, i valori di esposizione ai campi elettro magnetici rispettano norme e limiti.

Invece dalla commissione paesaggistica del Comune è arrivato un secco no, per i tecnici piazzale Gerbetto non è il luogo adatto, è un centro abitato molto frequentato, la nuova antenna è alta e potente.

Tra i vari pareri però solo quello di Arpa è vincolante, quello della commissione paesaggio è più debole. Dunque, spiegano sempre dagli uffici di Palazzo Cernezzi, di solito con queste carte sul tavolo i giudici dovendo affrontare i possibili ricorsi dei privati danno ragione alle aziende desiderose di installare nuove antenne. Perciò le possibilità di trattativa di Butti e dei referenti di Palazzo Cernezzi nei confronti di Iliad non sono infinite.