«Mia figlia è reclusa»
Giallo a Camerlata

La polizia locale interviene per liberare una giovane: aveva chiamato la madre per chiedere aiuto

È avvolto ancora nel mistero l’intervento compiuto nella notte tra sabato e domenica dalla polizia locale a Camerlata, dove i vigili hanno prestato soccorso a una ragazza che aveva chiamato la madre per chiederle aiuto, denunciando di essere stata di fatto reclusa dal suo ex fidanzato.

Tutto ha inizio dopo le 22 di sabato, quando i vigili, mentre si trovano di pattuglia nella zona di Lazzago, vengono fermati da una donna che racconta di essere al telefono con la figlia, la quale sostiene di essere tenuta contro la propria volontà chiusa all’interno di un appartamento in piazza Camerlata.

Accompagnati dalla donna, gli uomini della polizia locale raggiungono il palazzo sopra il distributore di benzina e bussano alla porta da dov’era partito l’allarme.

All’interno dell’appartamento un ragazzo, poco più che ventenne, e la figlia della donna che ha lanciato l’allarme.

Lui - secondo i primi accertamenti - verosimilmente reduce dall’assunzione di stupefacenti (sarà lo stesso ragazzo a consegnare a vigili alcuni grammi di droga, probabilmente marijuana), lei chiusa nella stanza da letto, seminuda, in stato confusionale e all’apparenza molto agitata. Porta in ospedale, è stata medicata e dimessa con 10 giorni di prognosi.

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