Cronaca / Como città
Martedì 20 Giugno 2023
I comaschi con migliaia di follower sui social: «Si può fare anche senza follie»
Giovani Dopo la tragedia di Roma, parlano gli influencer del nostro territorio: «Bisogna capire dov’è il limite». «Mostro quello che mi piace, usando la testa»
Basta una “sfida”, o come sono chiamate sui social “challenge”, perché la tua vita e magari anche quella degli altri sia rovinata, o, peggio, finisca. Il riferimento è alla tragedia avvenuta nei giorni scorsi a Roma, quando un Suv lanciato ad alta velocità ha impattato contro la Smart su cui viaggiava, insieme alla mamma, il piccolo Manuel, cinque anni, morto a seguito dell’impatto.
I tre giovani youtuber del canale “The Borderline”, a bordo della Lamborghini, stavano realizzando un folle video per partecipare a una sfida che propone a chi lavora sui social di realizzare una diretta di 50 ore su un bolide di lusso per ottenere like.
Le opinioni degli influencer comaschi
La domanda che abbiamo fatto a quattro influencer comaschi attivi, in diverso modo, su diverse piattaforme e con diverso seguito, è la stessa: si possono avere migliaia e migliaia di follower senza fare follie? «Quando ho saputo la notizia sono rimasta scioccata - racconta Beatrice Macconi, comasca attiva su Instagram e su TikTok, dove ha rispettivamente quasi 32mila e 725mila follower - ma il vero pugno allo stomaco l’ho sentito quando una mia amica mi ha detto che anche lei seguiva sui social quei ragazzi. Ho pensato subito che non voglio essere accomunata a questo tipo di influencer. Non tutti siamo così».
@beatrice.macconi Ed era lí, che scendeva il terrore #beamakk #bambina #perte suono originale - Bea Makk
«I miei contenuti su TikTok non funzionerebbero - spiega invece Tommaso Sala, comasco che su Instagram ha 58mila follower - perché su quella piattaforma occorre tenere l’utente sempre attaccato allo schermo, offrire sempre qualcosa in più e di nuovo. A me invece piace condividere le mie passioni, sempre le stesse: i viaggi, i paesaggi, alcuni sport outdoor. A volte magari sono sport “estremi”, ma a chi mi segue spiego sempre che vanno eseguiti in sicurezza. Il mio pubblico è interessato a questi contenuti e quindi funzionano bene. Altre persone hanno altri gusti». A ognuno il suo insomma, con l’obiettivo di creare una community di interessati che apprezzi ciò che fai senza farti sentire costretto a superare sempre un nuovo limite per attirare nuovi like.
È così anche per un’altra influencer comasca, Carolina Bigiotti Iemoli, attiva su TikTok dove la seguono 45 mila persone: «Sul mio profilo porto la mia quotidianità ed è gratificante perché alcune persone mi scrivono e mi dicono “ho iniziato a viaggiare anche da sola perché mi hai dato coraggio”, oppure “senza i tuoi video farei più fatica a iniziare la giornata”. Ci vuole impegno e costanza per avere successo in questo modo, ma è certamente meglio che condividendo contenuti pericolosi».
Luca Ortelli, prossimo alla maturità al liceo Volta, su TikTok ha ben 136mila follower, conquistati a partire da uno dei temi più popolari tra i giovani e i meno giovani: «Ho costruito il mio personaggio parlando di calcio. E lì mi fermo. Chi lavora sui social deve capire dove sta il limite. A me dispiace molto per la tragedia di Roma. La mia speranza è che le piattaforme riescano a controllare meglio gli utenti. Io credo che il content creator oggi debba essere considerato un lavoro a tutti gli effetti, come ha stabilito il Senato nel 2022. E, proprio perché è un lavoro, comporta che ci siano dei pro e dei contro e soprattutto conseguenze per le proprie azioni».
@lucaortellii OGGI ESULTA TUTTA ITALIA #lucaortelli suono originale - lucaortellii
Il ruolo delle famiglie nella vita sui social
Gli sketch comici di Beatrice, le abitudini quotidiane di Camilla, le fotografie di Tommaso, le scene da tifoso atipico di Luca: sono esempi di come i giovani sui social sanno stare con equilibrio e intelligenza. «Anche perché - continua Beatrice - resto convinta che chi si abbassa a realizzare contenuti così folli non ha abbastanza idee proprie per portare avanti un progetto sui social». E lo sa bene lei, che ai suoi follower offre contenuti molto diversi, come diverse sono le sue passioni e i suoi sogni per il futuro: il canto, con un singolo in uscita alla fine del mese di giugno, e la recitazione, che è al centro dei suoi studi. Ciò non toglie che nel lavoro professionale sulle piattaforme i dilemmi etici debbano esserci, perché ogni influencer ha una responsabilità nei confronti dei propri follower: «Chiunque abbia un po’ di visibilità deve fare attenzione a quello che condivide - riprende Tommaso - Ogni volta che sponsorizzo un ristorante, per esempio, vado prima a provarlo».
Nel caso di Carolina e Beatrice, anche la famiglia ha un ruolo fondamentale: entrambe hanno condiviso con i genitori le loro avventure e i loro successi sui social, fin dall’inizio. Non solo per avere supporto, ma anche per fare domande, risolvere dubbi, mettersi in discussione e avere qualcuno pronto a indicare il limite, quando lo calpesti senza vederlo.
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