Minacce dal trafficante di uomini
Sotto scorta cronista comasco

Nello Scavo, giornalista di Avvenire, è sotto protezione per le minacce del trafficante di migranti

Con le sue inchieste ha svelato che Abd al-Rahman al-Milad, aguzzino di migranti meglio noto con il nome di Bija, due anni fa si trovava in Italia durante un incontro ufficiale tra autorità italiane e libiche a Mineo, in Sicilia. Da ieri Nello Scavo, palermitano d’origini ma da anni cittadino comasco, cronista del quotidiano cattolico l’Avvenire, è sotto scorta.

A comunicare al giornalista la decisione del ministero di metterlo sotto protezione è stata, ieri, la Questura di Como. Nello Scavo e Nancy Porsia, giornalista freelance, nei giorni scorsi hanno ricevuto minacce da parte di Bija. Minacce che il viceministro dell’Interno, Vito Crimi, ha definito «intollerabili». «Invece di rispondere nel merito - aveva detto Crimi riferendosi all’uomo accusato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu di traffico di essere umani - accusa il governo italiano di affermare il falso e attacca chi cerca di fare luce sulla sua visita in Italia anche se indicato come trafficante di uomini».

Nello Scavo ha ricevuto la solidarietà, in queste ore, non solo del comitato di redazione di Avvenire, ma anche della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti: «Ora è ancora più necessario che tutti i media riprendano le inchieste di Nancy Porsia e di Nello Scavo sui trafficanti di essere umani, anche per fare da “scorta mediatica” ai colleghi».

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