Cronaca / Como città
Sabato 12 Gennaio 2019
«Multe, gli svizzeri devono pagarle»
Roma prepara una legge
L’annuncio del deputato di FdI Alessio Butti: «Così è inaccettabile» E attacca: «Gli italiani trattati come delinquenti seriali»
Lo scontro sulla frontiera tra Italia e Svizzera con minacce di boicottare Como da una parte perché multati e repliche dall’altra con numeri sulle sanzioni mai saldate da auto con targa elvetica arriva a Montecitorio. Durissimo il deputato comasco Alessio Butti (Fratelli d’Italia) che annuncia anche la volontà di presentare in tempi rapidi una proposta di legge (di cui, per ora, non svela i dettagli tecnici) con l’obiettivo «di risolvere definitivamente il problema dei mancati pagamenti».
«Leggo di automobilisti svizzeri multati a Como e quindi polemici. “Vi abbiamo fatto la cortesia di venire a Como, abbiamo mangiato e acquistato qualche prodotto ai mercatini e questo è il ringraziamento?” ... è la sintesi del loro ragionamento - sbotta il parlamentare lariano - Amici svizzeri, a prescindere dal fatto che a parti invertite la multa sarebbe stata molto più pesante, mi limito a dire che anch’io pago le tasse, consumo in Italia, acquisto prodotti e se sbaglio vengo sanzionato e consapevole dell’errore, taccio. Inoltre la stragrande maggioranza delle infrazioni al codice della strada commesse da vetture svizzere non vengono pagate». Un attacco, quello sui social, a cui Butti aggiunge anche un’attività concreta dal punto di vista legislativo per cercare di invertire la rotta delle multe non pagate. «Da un paio di mesi - spiega - insieme a collaboratori esperti e funzionari dei vari ministeri stiamo cercando di offrire una proposta di legge per affrontare e risolvere definitivamente la cosa».
Butti dà anche dei dati: «È intollerabile che ci siano numerosi comuni delle province di Como, Varese, del Verbano che non riescono a riscuotere i pagamenti delle contravvenzioni elevate ad auto con targa svizzera. Solo il Comune di Como ha crediti per 350mila euro. Alle multe non pagate si aggiungono anche i pedaggi evasi, e cito come esempio quelli di Pedemontana. L’11% di mancati pagamenti di targhe straniere sono quasi tutti riconducibili a quelle svizzere».
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