Musei gratis in Italia
Como se ne dimentica

Il Comune non aderisce all’iniziativa rilanciata dopo un anno dal ministero dei Beni ambientali

Tornano i musei gratis alla prima domenica del mese: ieri, per la prima volta, dopo un anno di governo giallo-verde, in tutta Italia i luoghi deputati alla cultura sono tornati ad aprire i battenti, senza far pagare il biglietto di ingresso. Una felice iniziativa, che non ha trovato riscontro però nella nostra città.

C’erano una volta le aperture gratis, istituite a partire dal luglio 2014 ogni prima domenica del mese: iniziativa che si deve al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, che l’ha voluta ribadire, una volta tornato al governo, dopo la parentesi di Alberto Bonisoli che l’aveva soppressa.

Riguarda tutti i musei e i luoghi di attività culturali di proprietà dello Stato. Ma vi potevano aderire, volontariamente, sull’onda di un successo che ha contagiato ben presto tutta la Penisola, anche le altre istituzioni, private o pubbliche. E anche Como aveva fatto la sua parte, garantendo l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese appunto, al Museo civico.

Quando però, l’anno scorso, l’allora ministro Bonisoli aveva cambiato indirizzo, Como replicò (positivamente) con un proprio calendario delle aperture gratuite: non più ogni prima domenica del mese, ma in occasione di eventi ben determinati. Tra questi per esempio, la festa del patrono, Sant’Abbondio. Calendario che resta in vigore anche adesso che il ministero del beni culturali è tornato sui propri passi e ha nuovamente deciso di non far pagare i musei per la prima domenica del mese. In altre parole, il Comune non ha aderito alla nuova iniziativa.

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