Cronaca / Como città
Martedì 14 Dicembre 2021
Museo di scienze al Volta
Già raccolti 31mila euro
Como: al via la digitalizzazione del patrimonio naturalistico
Como
Il museo di scienze naturali del Volta comincia a prendere forma. Si comincerà con la classificazione e la digitalizzazione del patrimonio naturalistico, costituito da oltre 10mila reperti: le due operazioni sono state rese possibili dal risultato ottenuto con la raccolta fondi e dalle donazioni di privati, fra le quali la Stecca. «Ringraziamo chi ci sta sostenendo, anche economicamente, il progetto» ha spiegato soddisfatto il preside del liceo Angelo Valtorta .
Il progetto
Le attività di recupero sono state affidate all’università di Torino. «La collezione custodita dall’istituto è cospicua – spiega il docente dell’ateneo Marco Pavia – il museo rivestirebbe un’importanza nazionale. Inoltre, è molto importante la presenza dei dati: la prima fase del lavoro verterà proprio sul recupero dei numeri poi da associare ai reperti».
I lavori inizieranno a metà gennaio e saranno coinvolti sia i dottorandi sia un centinaio di alunni del Volta. La catalogazione della parte zoologica dovrebbe durare un anno. Sarà anche restaurata la teca esagonale e verrà posizionata nel corridoio: una piccola preview di quello che potrà essere, in prospettiva, il museo.
Per ora sono stati raccolti 31mila euro: l’obiettivo finale è quota 100mila. Al momento, grazie ai contributi provenienti da diverse realtà, si è arrivati a metà percorso: «Il progetto è nato grazie al forte desiderio di riuscire a recuperare un patrimonio non ancora valorizzato – spiega Domitilla Leali , docente parte del gruppo di lavoro – la raccolta fondi continua, stiamo infatti pensando all’organizzazione di alcuni eventi per coinvolgere ancora di più la cittadinanza». Si sta ipotizzando una sorta di “adozione” simbolica dei reperti, con tanto di targhetta con nome e cognome del “genitore”, oltre alla predisposizione di set fotografici, ovviamente se le condizioni, in particolare quelle sanitarie, lo permetteranno.
L’aiuto della Stecca
A proposito di finanziamenti, proprio ieri le classi della Stecca dal 1960 al 1971 hanno consegnato al preside un contributo di 10mila euro: la cifra è stata raccolta grazie a una cena di gala pensata dalla Breva70, una delle classi, e organizzata insieme alle altre.
La raccolta fondi è ancora attiva: chi volesse contribuire, può andare sul sito della Fondazione Comasca e cercare “museo volta”. Nelle intenzioni dei promotori, i passi successivi sarebbero la sistemazione e l’inserimento dei reperti in un database, così da essere fruibili. Infine, l’ultimo step prevedrebbe l’apertura di un vero e proprio museo, destinato sia agli studenti sia ai visitatori, grazie al supporto di un’organizzazione creata ad hoc.
«Piano piano i fondi stanno arrivando – è il commento dell’assessore alla Cultura Livia Cioffi – sottoscriveremo col liceo una convenzione: in questo modo sarà più facile sostenere anche economicamente le inziative».
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