Nasce una biblioteca nella pediatria del Sant’Anna: «I libri non sono medicine, ma offrono nuovi inizi»

San Fermo Una giornata all’insegna della lettura e della speranza per la presentazione di un progetto pensato per avvicinare i piccoli pazienti alla lettura

Sarà legata al circuito nazionale Bill, il network “Biblioteca della legalità”, il progetto nato all’interno della pediatria dell’ospedale Sant’Anna. Una casa per i libri che fanno bene al corpo e all’anima dei piccoli pazienti in collaborazione con il Sistema bibliotecario dell’Ovest di Como e del Comune di San Fermo.

Il progetto, primo nel suo genere in Italia, è stato presentato proprio oggi all’ospedale alla presenza di Angeli Volpato, ideatrice dell’iniziativa, Angelo Selicorni, direttore del reparto di pediatria, e Paolo Beretta, responsabile di ginecologia, Franco Fornaroli, presidente di Ibby Italia (un’organizzazione internazionale che mira ad avvicinare sempre di più i ragazzi ai libri. Presenti anche il sindaco di San Fermo, Pierluigi Mascetti, Brunella Mazzei, direttore sanitario dell’Asst Lariana.

I libri che raccontano la giustizia

180 i libri posti sullo scaffale del nuovo spazio dedicato all’interno dell’ospedale: ci sono i titoli del circuito Bill e alcuni scelti in omaggio all’editoria locale. La responsabile nazionale del progetto, Silvana Sola ne ha spiegato così gli obiettivi: «Siamo consapevoli - ha detto - che i libri non sono medicine, ma offrono possibilità di nuovi inizi, possono aiutare molto. I titoli della Bill sono legati in generale al diritto leso. Ricordiamo le parole di Gianni Rodari quando ci invitava a scoprire un “sesto senso per i libri”: dobbiamo crescere dei piccoli lettori che abbiamo consapevolezza delle regole e della giustizia».

Un saluto da Maria Falcone

Non solo libri: in futuro questo spazio di pagine e inchiostro ospiterà anche incontri per i piccoli pazienti con autori ma anche magistrati, nella convinzione che i libri ci sappiano insegnare non solo a stare bene con noi stessi, ma anche in mezzo agli altri.

In chiusura della presentazione della nuova biblioteca in ospedale è stato proiettato anche un video messaggio che ha reso se possibile ancora più evidente questo legame tra la lettura e la giustizia: per l’occasione infatti è intervenuta a distanza anche Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, magistrato italiano assassinato a Capaci il 23 maggio 1992.

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