«Non mi vogliono?
Lascino la giunta
e andiamo a casa»

Verso le elezioni a sindaco di Como: Landriscina ai vertici di FdI e Forza Italia. «Candidarmi solo con Lega e civica? Non lo escludo». E intanto Salvini propone le primarie

Travolto dalle critiche degli alleati, sfiduciato su un possibile secondo mandato, il sindaco Mario Landriscina comincia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Se l’operato della giunta secondo Fratelli d’Italia e Forza Italia è davvero così negativo «possono sempre chiamare fuori i loro assessori». Il primo cittadino medita anche di correre da solo alle prossime amministrative.

«Io non entro nel merito delle strategie adottate dagli altri partiti – spiega Landriscina – senza esorcizzare proposte e candidature. Io ho l’appoggio della lista civica e della Lega che si è già espressa e continuo a lavorare al meglio per la città. Quanto agli altri alleati non posso fare a meno di pormi degli interrogativi. Sul giudizio negativo dato a questa amministrazione, sulle considerazioni critiche come pure su quelle poco simpatiche uscite riservate alla mia persona. Perché ci sono in giunta degli assessori che rappresentano questi partiti e quindi le perplessità dovrebbero essere attribuite anche a loro. Nel caso anche prendendo dei provvedimenti, chiamandoli fuori».

Insomma, Forza Italia e Fratelli d’Italia scaricano tutte le sconfitte e gli obiettivi non raggiunti sul primo cittadino, ma sono pur sempre due protagonisti del governo della città negli ultimi quattro anni. Devono prendersi le loro responsabilità. «Mi pare siano evidenti le incongruenze – ribatte Landriscina – sono molto severi con loro stessi, ecco. Altrimenti stacchino la spina, io non lo faccio perché non voglio lasciare Como senza un bilancio. Però sì, si assumano le loro responsabilità e il peso delle loro stesse critiche».

Forza Italia ha detto no, anche con espressioni molto forti, ad un Landriscina bis. Fratelli d’Italia ha fatto un passo ulteriore candidando il coordinatore provinciale Stefano Molinari.

«Con la lista civica abbiamo già le idee chiare – ribadisce il sindaco – ed esporremo presto il nostro pensiero. La Lega ci sostiene. Le mie previsioni non sono matematiche, ma i ragionamenti in campo mi sembrano semplici. Se il centrodestra si annuncia unito, bene, ma comunque sia dovrà sposare una o l’altra proposta. E a quel punto vedremo...». Landriscina parla di «effetto sorpresa». Suona come una velata promessa di correre da solo? «Non lo confermo e non lo smentisco – dice Landriscina – ma è un’opzione stimolante». E intanto il leader della Lega Matteo Salvini propone le primarie di coalizione per risolvere la questione. Ma riscuotendo scarsi entusiasmi. (Sergio Baccilieri)

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