Non solo Libeskind, l’arte
si prende le piazze

Sculture e installazioni in 10 aree del centro

È Streetscape: acciaio, legno e tessuti fino all’8 novembre

Sculture e installazioni per le vie di Como. Ritorna StreetScape, mostra pubblica di urban art diffusa per le piazze e i cortili della città, organizzata dall’associazione culturale Art Company e l’Accademia Galli, con il supporto e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e ComOn. E, proprio all’interno di quest’ultimo, il progetto è nato e si è sviluppato: «È partito - spiega il “padrino” dell’iniziativa, Michele Dino Viganò - come parte artistica per i più giovani. Nel tempo si è trasformato. In questi otto anni abbiamo coinvolto più di cento artisti e il livello cresce sempre di più». Una delle novità della quarta edizione è il coinvolgimento dell’Accademia Galli, presente già dall’inizio, come co-organizzatrice dell’evento.

Dieci opere, visitabili gratuitamente fino all’8 novembre. Al Broletto c’è l’installazione di Emmanuele Panzarini, realizzata con fasce di tessuto colorato e linee di legno. Nel cortile della Pinacoteca di Palazzo Volpi, Matteo Negri ha inserito “Space Dynamics”, una scultura in ferro e resina dove le forme del Lego sono piegate a formare nodi. Lorenzo “Colore” Croci, in piazza Volta, ha trasformato, attraverso lo spray, i bidoni per la raccolta differenziata. Il Chiostrino di Santa Eufemia ospita, invece, meteoriti in ferro e cemento ideati da Eracle Dartizio. Nel cortile di palazzo Cernezzi c’è l’opera di Loredana Galante intitolata “I’m very well”. Intervento ludico anche quello di Francesco De Molfetta, con il suo MICHELangelo nel cortile del Museo Archeologico. I due grandi cavalli a dondolo, installati da Anna Turina all’ingresso della Biblioteca comunale, si rifanno all’amore per il gioco durante l’età infantile. Le serre dei giardini di Piazza Martinelli sono occupati da “What Remains Resurfacing”, esempio di “expanded painting” a cura di Viviana Valla. Sulla facciata del liceo Teresa Ciceri, Marta Butti ha posizionato sei gonfaloni su altrettante finestre. Infine, Daniela Sandroni, sull’entrata dell’Accademia Galli, ha collocato una lastra di plexiglas capace di registrare il calpestio dei passanti.

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