Como: occhio alle buche, i punti più a rischio

Girare in bici? Un pericolo, come il caso del ciclista di Lurago morto a Lecco. Aumentano le denunce

Le strade di Como sono disseminate di buche e rattoppi, fosse e crateri rappresentano un grave pericolo per la sicurezza soprattutto dei ciclisti e dei motociclisti, come insegna la tragica scomparsa del ciclista di Lurago d’Erba rimasto vittima di una buca a Galbiate, nel Lecchese.

«È un problema concreto, i crateri sono talmente tanti che stabilire quali sono le buche più pericolose è diventato difficile - spiega Mario Lavatelli, avvocato responsabile dell’Associazione utenti della strada Como - la manutenzione è carente, su tutto il territorio, sono molte le denunce dei cittadini all’amministrazione pubblica». Chi rischia di più sono gli sportivi delle due ruote, in questi giorni non a caso Bike channel e la Polizia di Stato hanno fatto partire la campagna “Io voglio pedalare sicuro”, sostenuta anche da personaggi famosi come Linus, Filippa Lagerback, Jury Chechi, Paolo Belli, per sottoscrivere l’iniziativa basta navigare sul sito bikechannel.it.

«Sarebbe interessante promuovere un censimento meticoloso delle buche nelle nostre strade – dice Renata Frigerio, segretaria della Federazione italiana amici della bicicletta Como – dovremmo cimentarci».

«Anche se temo che sia uno sforzo non da poco – le fa eco Giulio Sala, il presidente di Fiab Como – sono centinaia. Per la cura delle strade c’è poca attenzione, basta fare un paragone con la vicina e ordinata Svizzera. Perfino in piazza Cavour tra l’asfalto e l’innesto della pavimentazione si formano le buche, per le bici è un pericolo».

Su La Provincia in edicola mercoledì 29 giugno, la mappa aggiornata delle buche in città

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