Cronaca / Como città
Domenica 27 Maggio 2018
Orologi, un’altra beffa
Ditta cercasi, ma nessuno si presenta
Il bando per la manutenzione è andato deserto e anche la proroga dei termini rischia di finire a vuoto. E intanto Panzeri ne ha riparati due grazie a “sponsor”
Ennesima beffa per gli orologi cittadini, che non funzionano ormai da parecchi mesi nonostante le promesse di Palazzo Cernezzi.
Il Comune, più di un anno dopo la scadenza dei vecchi contratti di manutenzione (lo stop all’ultimo è del dicembre del 2016) ha infatti avviato un bando di gara per assegnare l’appalto da 90mila euro per il triennio, ma è andato deserto. A quel punto l’amministrazione ha riaperto i termini che sono in fase conclusiva, ma per la seconda volta il rischio - molto concreto - è che l’appalto vada a vuoto. A quel punto ci vorrà altro tempo per trovare una soluzione a un problema che si trascina irrisolto da parecchio tempo.
E se il pubblico è sopraffatto dalla burocrazia, alcuni privati si sono mossi autonomamente e hanno contattato lo storico manutentore degli orologi cittadini, Alberto Panzeri, che ha portato avanti l’attività iniziata dal bisnonno, che aveva realizzato molti degli apparecchi appesi in vie e piazza.
Ecco spiegato perché da alcuni giorni l’orologio di piazza Cavour (il più antico in assoluto) e quello di piazza Del Popolo sono tornati a funzionare regolarmente. «Sì è vero - ammette Panzeri - li ho riparati io, dopo che uno studio di commercialisti di piazza Del Popolo, lo studio Clerici e l’hotel Terminus mi hanno chiesto più volte di fare qualcosa». Un intervento borderline dal punto di vista legale, ma spinto dall’amore per la città di cittadini e dello stesso orologiaio. Stufi di vedere affissi ai loro palazzi orologi fermi o sbagliati, hanno chiesto aiuto a Panzeri. «Ho fatto un’eccezione e li ho sistemati a un prezzo di favore. Devo dire che sono tanti i comaschi che mi chiamano in continuazione chiedendomi perché non funzionano, ma io non posso farci nulla». Panzeri non può nemmeno partecipare al bando per un altro anno. «Lo stabiliscono le norme dell’Anac - dice - perché in passato ho avuto appalti dall’amministrazione».
Una via d’uscita, però, secondo l’orologiaio ci sarebbe visto anche che il Comune non riesce a trovare nessuna azienda che voglia riparare gli apparecchi della città e quelli presenti nelle scuole (che sono collegati alle campanelle che, in molti istituti, sono state disattivate proprio perché suonavano ad orari sbagliati). Ed è quella delle sponsorizzazioni da parte di privati, che secondo Panzeri non mancherebbero visto l’attacamento agli orologi. In pratica si tratterebbe di rendere ufficiale quanto già fatto per piazza Cavour e piazza Del Popolo.
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