Cronaca / Como città
Domenica 09 Febbraio 2020
Pagelle, la preside ai genitori
«Voti bassi? Non fate drammi»
La dirigente di Albate: «Abbiamo alunni artisti che odiano il calcolo e geometri che detestano la storia. La scuola li aiuta a trovare la loro strada»
«Se le valutazioni non dovessero rispecchiare le vostre aspettative, non fatene un dramma: i vostri figli potranno comunque realizzare grandi obiettivi nella loro vita».
La consegna delle pagelle è sempre uno dei momenti più attesi dai genitori e dagli studenti di ogni ordine e grado. La gioia e la delusione, spesso, si alternano secondo i voti riportati. Riconoscendo l’importanza del momento, la preside dell’istituto comprensivo Como Albate Lucia Chiara Vitale ha pubblicato sul sito un messaggio per le mamme e papà dei plessi: nessuna tragedia, qualora la pagella sia sotto le aspettative. La scuola mette in evidenza alcune abilità, ma non sono le uniche. Ne esistono altre, magari meno appariscenti, ma altrettanto importanti.
«Laddove i risultati non fossero brillanti perché il figlio mette poco impegno – spiega la dirigente scolastica – ovviamente, è giusto intervenire. Se, invece, ci si aspettava un “dieci” e magari si trova un “sette”, allora forse è importante accettare e apprezzare le peculiarità del proprio figlio, senza per forza pretendere le eccellenze, soprattutto in alcune materie. La pagella è importante, ma la visuale deve riuscire ad andare oltre. Si tratta di ragazzini che non hanno più di 14 anni: hanno tempo e modo di trovare la propria strada».
Il testo compare in bella vista sull’home page dell’istituto: «State per ricevere le pagelle dei vostri figli – si legge – e sappiamo che tutti sperate siano bellissime. Ricordate, però, che fra i nostri alunni c’è un artista che fa tanta fatica con la matematica, un geometra cui non interessa la storia, una sportiva che non ama l’inglese, una pittrice che fa errori di ortografia». Da qui, l’invito a non farne un dramma: «La scuola li sta aiutando a scoprire le loro attitudini – continua il testo – e a fare i conti con le loro fragilità. Hanno solo bisogno del vostro sostegno e della vostra fiducia».
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