Palazzetto, uno scandalo lungo dieci anni

L’inchiesta Chiuso nel dicembre del 2013, è in stato di completo abbandono. Le palestre usate come deposito. Il futuro è legato al progetto del centro federale del ghiaccio: inserito (altrove) in un “piano B” o rifatto a Muggiò

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Lo scandalo del palazzetto dello sport di Muggiò quest’anno compie dieci anni. La struttura, risalente agli anni Settanta (fu inaugurato il 4 settembre 1971), venne infatti chiusa definitivamente nel 2013 e, da allora, non sono più stati fatti interventi e l’impianto è abbandonato a se stesso. Quello che colpisce entrando nell’impianto sportivo - dove ieri l’assessore alle Opere pubbliche Maurizio Ciabattoni ha effettuato un sopralluogo - è la grandezza degli spazi. Ma di quello che è stata la struttura dove si sono allenati, hanno vinto e perso migliaia di ragazzi e sportivi comaschi, colpisce la grandezza degli spazi. Oggi il palazzetto è un gigante di cemento che aspetta soltanto di essere demolito e che, in parte, è diventato un deposito di oggetti e attrezzature del Comune non riutilizzabili (alcune attrezzature di cucine, ma anche sedie, vecchie insegne comunali, bancali, sedie, tavoli, materiale di vario tipo).

La situazione all’interno

I vetri di un paio di porte sono in frantumi e in una delle palestre più piccole il controsoffitto è sfondato. In altre zone ci sono secchi pieni d’acqua (meno, ironia della sorte, di quelli che c’erano oltre dieci anni fa, quando l’impianto era funzionante e ci si allenava con l’acqua che scendeva dal tetto). Il quadro delle chiavi di spogliatoi, porte, bagni, palestre è integro. Peccato solo che non servano (e non serviranno) più a nulla.

La demolizione vale 1,9 milioni

Quando un presente fatto dell’odore di muffa, di polvere e di abbandono lascerà il posto a qualcosa di nuovo? L’unica certezza è che la struttura sarà abbattuta e il Comune conta di ricavare anche dei soldi. Secondo le stime effettuate dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, potrebbe “valere” 1,9 milioni di euro in contributi legati al Gse e alle riqualificazioni.

Tempi, però, non ce ne sono. O meglio per capire quale strada - almeno nelle intenzioni - prenderà il palazzetto, bisognerà aspettare il verdetto sul Centro federale del ghiaccio, per il quale il Comune ha candidato l’area di Muggiò prevedendo oltre alle piste da pattinaggio e da curling (per 25 milioni di euro di contributo Pnrr) anche un ulteriore investimento di circa 18 milioni per autosilo e piscine. Se Como dovesse spuntarla su Varese e anche sul “terzo incomodo” Milano il palazzetto non sarebbe più a Muggiò, ma sarebbe realizzato (probabilmente di dimensioni ridotte) altrove (non ci sono però indicazioni). Paradossalmente, qualora saltasse il centro del ghiaccio, oltre alle nuove piscine il Comune andrebbe quasi certamente a realizzare il palazzetto in una porzione del maxi spazio di Muggiò.

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