Cronaca / Como città
Venerdì 26 Febbraio 2016
Palazzo evacuato, la paura
«Le crepe si allargavano»
Il racconto dei residenti che sono rientrati nelle abitazioni: «Spaccature comparse venti giorni fa, poi sono cresciute»
Dopo la paura il ritorno a casa. E i racconti della paura tra le 55 famiglie evacuate del palazzo di sei piani in via Manzoni 12 .
«Vivo al quarto piano – spiega Rita Allara – una crepa, comparsa quattro settimane fa e più volte segnalata, si è allargata proprio l’altra sera, prima dell’arrivo dei pompieri. Me l’aspettavo? Sinceramente, un po’ sì. Del resto, qui a fianco continuano a trivellare».
Il Comune mercoledì sera aveva messo a disposizione alcuni posti letto d’emergenza al Don Guanella: la maggior parte ha preferito però arrangiarsi, trovando accoglienza da conoscenti oppure trascorrendo la notte in albergo.
Una signora anziana conosce molto bene il condominio: dal 1962 ci vivevano i genitori e lei si è trasferita da poco. «In casa non ho fessure – sottolinea – ma nel corridoio fuori sì. Spaventata? No, ero tranquilla».
Nei pressi del palazzo per tutto il giorno sono rimasti agenti della polizia locale e vigili del fuoco: garantivano la sicurezza, verificano e ispezionavano gli appartamenti e la zona dei lavori, parlando e rispondendo alle domande dei residenti.
La strada, chiusa durante la notte fra mercoledì e giovedì, è stata riaperta già nella mattinata di ieri. Le attività commerciali attorno sono rimaste aperte: «Io non ho avuto problemi – dice Sergio Ferrario, titolare di “Bianco Corredo” – e, per quanto concerne il cantiere, da profano mi sembra stiano facendo un buon lavoro. Mi auguro vada tutto bene».
L’allarme era arrivato da un residente ai piani alti del condominio, preoccupato per le fessure nei muri della sua abitazione. Ma la segnalazione di alcune anomalie nell’immobile era stata fatta già alcuni giorni fa.
Richard Moreto racconta: «Nel nostro appartamento non c’erano spaccature, a differenza della zona attorno all’ascensore. Una volta usciti, siamo andati a dormire al Don Guanella».
Milena Argilò, come gli altri protagonisti della sfortunata vicenda, ieri mattina era fuori dal cancello d’ingresso, in via Manzoni 12 «Ho pernottato da conoscenti. Adesso attendiamo di sapere come muoverci».
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