Palestre delle scuole, c’è il via libera
Le società sportive possono tornare

Sei degli otto istituti comprensivi del capoluogo hanno finalmente dato l’assenso - Restano le regole (rigide) dei protocolli anti Covid: ma tornano basket, volley e le altre discipline

Como

Le palestre delle scuole riaprono allo sport. In città sei istituti comprensivi su otto hanno detto di sì. A giorni gli allenamenti potranno così riprendere negli impianti di Albate, di Como Nord (Sagnino, Monte Olimpino e Ponte Chiasso), di via Borgovico compresa Tavernola, di Prestino e Breccia, Lora e Como lago, quindi di via Brambilla. Restano invece chiuse, almeno per ora, le scuole di Rebbio e dell’istituto comprensivo Como centro città.

È dal lockdown che praticare sport per le piccole società e le associazioni sportive è impossibile. Già prima dell’epidemia i rapporti con gli istituti scolastici erano tesi, per motivi di scarsa pulizia e disordine ed anche perché gli edifici ricadono sotto la responsabilità dei presidi. Con la pandemia c’è stato ovunque uno stop totale. Le sanificazioni, la mascherina da indossare, le distanze da mantenere e il divieto al pubblico sembravano ostacoli insormontabili. Ma tante squadre, nelle quali peraltro giocano spesso gli alunni che frequentano le stesse scuole interessate, rischiavano di chiudere battenti. E così quest’estate l’amministrazione e le società sportive hanno preparato un lungo e articolato protocollo. Con regole, prodotti per l’igiene, norme anti contagio, un lavoro corposo che sarà faticoso comunque applicare.

A inizio settembre questo protocollo è stato inviato alle scuole per ottenere il permesso. Venerdì gli assessorati allo Sport e alle Politiche educative, in capo a Marco Galli e ad Alessandra Bonduri, hanno chiesto ai dirigenti scolastici un riscontro in un vertice. «Ieri abbiamo ricevuto tutti i risultati, sei istituti comprensivi su otto hanno accettato il protocollo e riapriranno le porte - spiega l’assessore Galli -. Le scuole dell’istituto Como centro città hanno risposto no, così ha deciso il consiglio d’istituto. Le scuole di Rebbio hanno un orientamento, ma si riservano di prendere ancora qualche giorno per convocare sempre il consiglio d’istituto e prendere una scelta definitiva. Io spero che entrambe le scuole dicano alla fine di sì. Premesso che i timori con la pandemia ancora in corso sono più che giustificati e che noi come Comune non abbiamo intenzione di prevaricare l’autonomia degli istituti scolastici cui le palestre fanno riferimento. Però il disagio per le società sportive è grave, ma soprattutto è grave per le famiglie i cui figli restano a casa e non fanno gli allenamenti. E magari sono gli stessi alunni che la mattina vanno a scuola».

Il protocollo in questione consta di 38 pagine. Le misure sono stringenti: niente esterni, bisogna misurare la febbre, compilare un registro delle temperature, prevedere dove possibile dei turni. In special modo le squadre si impegnano a sanificare e pulire a fondo gli spazi prima e dopo le attività.

Per le palestre delle superiori ancora niente, la competenza è della Provincia, ma storicamente solo pochissime negli anni scorsi lasciavano entrare le squadre.

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