Paratie, confermate le barriere manuali
Finito il progetto: «Cantiere in tre fasi»

Domani vertice a Palazzo Cernezzi, poi sopralluogo con i tecnici della Regione. «Entro poche settimane i contenuti del piano saranno presentati a Comune e cittadini»

Paratie, la nuova versione del progetto finalmente è pronta. Verrà presentata al Comune entro fine mese. Domani, intanto, si terrà un vertice a Palazzo Cernezzi per affrontare le ultime questioni ancora aperte e verrà effettuato un sopralluogo; ci saranno i tecnici della Regione Dario Fossati e Paolo Baccolo, quelli di Infrastrutture Lombarde (in primis il responsabile del procedimento Alessandro Caloisi) e del Comune, con l’assessore Vincenzo Bella.

Da Milano si intravede insomma la tanto attesa fumata bianca. «Il lavoro sui contenuti è concluso - spiegano dalla Regione - ed è prevista una presentazione ufficiale nell’arco di poche settimane, prima agli amministratori, poi alle associazioni, alla stampa e a tutta la città». Il pool di ingegneri di Infrastrutture Lombarde si è confrontato anche nelle ultime ore con l’Unità di crisi sulle paratie e sono state definite in particolare le modalità di cantierizzazione, con l’obiettivo di ridurre il più possibili i disagi per i cittadini, i turisti e le attività economiche del lungolago. Si lavorerà per fasi successive, in modo da non pregiudicare mai la fruibilità dell’intera zona. Sono state individuate tre aree: quella verso i giardini (qui le attività meno impattanti, si tratta solo delle opere per l’adeguamento alle norme anti sismiche della vasca già realizzata), quella centrale (piazza Cavour, si tratta di “spostare in avanti” la passeggiata ma non senza complesse opere idrauliche) e quella più delicata, verso Sant’Agostino (ancora da realizzare la vasca, intervento lungo anche se a Milano stanno ipotizzando una modalità meno invasiva, da concordare con Comune e Soprintendenza). Prima di arrivare alla fase dei lavori, tuttavia, il percorso sarà lungo, visto che - una volta chiusi i faldoni del progetto definitivo - i documenti dovranno ottenere il via libera di tutti gli enti, dalla Provincia alla Soprintendenza, riuniti nella cosiddetta conferenza dei servizi. Quest’ultima potrebbe tenersi a settembre, in modo da pubblicare entro fine anno - nella migliore delle ipotesi - la gara europea per scegliere l’azienda che dovrà realizzare le opere antiesondazione e la parte visibile della nuova passeggiata. Si tratta di una gara europea, serviranno mesi e il cantiere potrà partire quindi non prima della metà dell’anno prossimo, salvo ricorsi. Da quel momento sono previsti due anni di lavori, con la parola fine solo nel 2021. Confermate le barriere manuali.

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