Cronaca / Como città
Venerdì 13 Ottobre 2017
Paratie, il conto è di 32 milioni
E i lavori non partono fino al 2019
Sindaco e assessore Beccalossi incontrano le categorie: «Ci daranno idee e consigli» - Il dirigente della Regione: «Progetto pronto a marzo, poi tempi lunghi per assegnare l’appalto»
La stima dei costi per ora resta invariata: 32 milioni di euro. Cambia invece il programma rispetto alle previsioni di inizio anno: per il nuovo progetto bisognerà attendere sei mesi in più. Il cantiere delle paratie ripartirà solo nella primavera del 2019 e da quel momento serviranno due anni prima di poter mettere la parola fine allo scandalo del lungolago.
L’aggiornamento è arrivato ieri dai tecnici della Regione, a margine di un sopralluogo effettuato dall’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi con il sindaco Mario Landriscina e i referenti della società Infrastrutture lombarde. «Fare previsioni è sempre difficile, diciamo che entro la fine dell’inverno (quindi marzo, ndr) l’aggiornamento del progetto sarà pronto - ha spiegato il dirigente Paolo Baccolo, direttore dell’Unità di crisi che si occupa delle paratie - Verrà presentato tutto alla cittadinanza, soprattutto per la parte architettonica si potranno raccogliere spunti e suggerimenti - ha aggiunto - A quel punto bisognerà ottenere le autorizzazioni dai vari enti e non sarà una fase di breve, parliamo di mesi. Quindi arriveremo alla pubblicazione della gara d’appalto per assegnare i lavori nella seconda metà del 2018. Sarà una gara europea, quindi con procedure molto lunghe dettate dalla legge». Ed ecco che per la partenza del cantiere bisognerà attendere il 2019.
Prima del sopralluogo, Beccalossi e il sindaco hanno incontrato a Palazzo Cernezzi - presenti anche gli assessori Marco Butti e Marco Galli - i rappresentanti delle associazioni di categoria (Ance, Unindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti) e degli Ordini professionali (architetti e ingegneri): «Saranno coinvolti - ha detto Beccalossi - per dare suggerimenti e consigli preziosi sul futuro cantiere e su tutto ciò che di nuovo può essere messo a disposizione per renderlo più bello e più sicuro. Da parte nostra continuiamo gli approfondimenti per evitare gli errori che sono stati fatti in passato e hanno portato alla chiusura del lungolago per tanti anni. Attendiamo anche la sentenza del Tar sul contenzioso tra Comune e Provincia, prevista a dicembre».
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