Passeggiate con i bambini
Fontana: «Restano vietate
In Lombardia non si cambia»

Il presidente della Regione a proposito della circolare del ministro dell’Interno

Como

«In Lombardia sul Coronavirus non cambia nulla rispetto a prima e le passeggiate restano vietate. Il contenuto dell’ordinanza regionale, che scadrà il 4 aprile, continua a essere valido e, fino ad allora, i comportamenti che stiamo assumendo dovranno essere mantenuti. Ho parlato con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito alla circolare emanata nella serata di martedì 31 marzo e, mercoledì 1° aprile, con una lettera ai sindaci, ho ribadito che nella nostra regione tutto resta immutato». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso del consueto punto stampa.

«Sui numeri dei contagi – ha spiegato il presidente Fontana – siamo su una linea di continuità, siamo in piano e non esiste più un incremento. Stiamo proseguendo nello sviluppare quell’ipotesi di tanti statistici ed epidemiologi secondo cui è stato raggiunto il culmine, si procederà in piano e poi secondo loro dovrebbe iniziare la discesa. Siamo contenti, ma invitiamo i cittadini a tenere sempre molto alta la guardia, altrimenti il contagio può riprendere. È positivo il fatto che le misure stanno dimostrando di essere efficaci».

Più duro il commento dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, affidato all’agenzia di stampa della Regione.«La Circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora sul coronavirus. Non è questo il momento di abbassare la guardia»: queste le sue parole in relazione alle indicazioni diramate dal Viminale sulle attività motorie.

«Il provvedimento ministeriale – aggiunge l’assessore Gallera – potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui. L’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile».

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