Pazienti intubati in rianimazione
I no vax il doppio dei vaccinati

I numeri delle terapie intensive della Lombardia

Le terapie intensive in Lombardia sono di nuovo sotto attacco. E non sarebbe così se il 100% della popolazione avesse scelto di vaccinarsi. Il dato elaborato dall’assessorato al Welfare della Regione restituisce una fotografia chiarissima e clamorosa: i 600mila lombardi che hanno scelto di non vaccinarsi occupano il 65% dei posti letto nelle rianimazioni Covid.

Per contro gli altri otto milioni e 350mila lombardi occupano il restante 35%. Tradotto: chi si è vaccinato a una possibilità su 100mila di finire ricoverato in terapia intensiva, mentre tra i no vax le possibilità sono 25 volte superiori: una su 4mila.

Detto che Omicron sta contagiando quasi chiunque, il problema sono le ripercussioni sulla salute. E se la stragrande maggioranza di chi ha aderito alla campagna vaccinale (soprattutto di chi ha già fatto anche la terza dose) attraversa il periodo di positività sostanzialmente asintomatico o quasi, così non vale per chi non ha voluto (o potuto, ma sono cari rarissimi) proteggersi con i vaccini. Su 238 pazienti ricoverati in terapia intensiva in Lombardia (il dato è dell’8 gennaio, ieri quel numero è salito a 246) ben 154 non è vaccinato. L’età media dei no vax che hanno contratto la forma più grave di malattia per il virus è di 63 anni, uno in meno rispetto a chi si è vaccinato. Addirittura tra gli under 60 anni i non vaccinati sono di fatto il doppio di chi si è vaccinato (24 i pazienti sotto i sessant’anni di età hanno aderito alla campagna vaccinale, anche se la maggior parte di loro non ha fatto la dose booster, contro i 46 senza alcuna dose).

Addirittura triplicate le donne no vax rispetto a chi ha scelto di proteggersi: 51 contro 18. In ogni caso la maggior parte dei pazienti nelle rianimazioni lombarde è maschio (169 su 238).

Ma se già qui i numeri raccontano da soli una realtà oggettiva, e per certi versi clamorosa, la questione si fa ancor più evidente se guardiamo a chi, tra i ricoverati in terapia intensiva, è in condizioni più gravi. E così i pazienti intubati che non hanno la vaccinazione sono il doppio di quelli vaccinati e lo stesso discorso vale per i pazienti che hanno contratto la polmonite da Covid (145 no vax contro 73).

Questo significa che l’84% dei pazienti non protetti da alcun vaccino finiti in rianimazione sono stati sottoposti a “ventilazione invasiva” contro il 79% tra i vaccinati e che il 94% dei no vax in terapia intensiva ha contratto la polmonite contro una percentuale anche in questo caso inferiore (l’87%) dei vaccinati.

Differenze abissali, soprattutto se non si perde di vista il dato iniziale: ovvero che i no vax sono 600mila in regione contro gli otto milioni e 350mila lombardi che hanno deciso di aderire alla campagna vaccinale.

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