Pendolari e turisti “ostaggi” del treno: per mezz’ora in galleria al buio e a porte chiuse

Treni Fermi nel tunnel senza luci, linea del telefono o informazioni e poi finalmente evacuati, a piedi sui binari

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Fermi in galleria per più di mezz’ora, senza luci, senza linea del telefono, con le porte chiuse e immersi in un caldo asfissiante: è accaduto ad alcuni pendolari e turisti che ieri si trovavano a bordo del TiLo partito alle 17.43 da Milano ed “emerso” dalla galleria a Monza solo poco prima delle 20.

Un viaggio da incubo che ha costretto chi si trovava sul treno a forzare manualmente l’apertura delle porte e a inoltrarsi nel buio del tunnel per provare a prendere un po’ di aria e capire cosa stesse succedendo. Nessun infatti ha spiegato loro la situazione fino al momento dell’evacuazione, in preda alla confusione e al panico.

La situazione non è migliorata nemmeno una volta che, finalmente, i passeggeri sono stati fatti evacuare a piedi lungo le rotaie, per uscire dal tunnel. Una volta a Monza infatti sono stati lasciati sulla banchina della stazione, senza treni o bus sostitutivi a loro disposizione.

Sul sito del servizio TiLo nelle ore del guasto era riportata unicamente l’indicazione del ritardo del treno successivo, quello del 18.43 da Milano, a causa di un generico «guasto» a un altro treno.

All’alba delle 20.15, due ore e mezza dopo la partenza, ancora non era stata data ai passeggeri alcuna indicazione su come poter raggiungere la destinazione.

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