Cronaca / Como città
Domenica 11 Ottobre 2020
Piscina, buttato altro tempo
Apertura (forse) tra 40 giorni
Definito soltanto ora quale settore dovrà pagare la perizia esterna Servono relazione e accordo con Csu, poi andrà riempita e scaldata la vasca
Altro tempo buttato nella strada che dovrebbe portare alla riapertura della piscina di Muggiò. Le questioni sono tutte di natura tecnica visto che la linea politica è quella di arrivare ad affidare la gestione dell’impianto alla Como Servizi Urbani e aprirlo il prima possibile. Solo negli ultimi giorni, però, è stato formalmente definito chi dovrà pagare la perizia sullo stato di fatto della struttura e nel corso della settimana si dovrebbe arrivare alla formalizzazione dell’incarico esterno (bocciata, invece, l’ipotesi che fosse un dipendente interno a stilare la relazione) e c’è stato, nel frattempo, un ulteriore valzer di dirigenti. Sta di fatto che al professionista andranno lasciate un paio di settimane per arrivare alla consegna della documentazione all’amministrazione. A quel punto - sempre ammesso che non emergano altre sorprese - si dovrà arrivare alla formalizzazione dell’incarico di gestione a Csu che poi potrà intervenire sull’impianto.
La vasca, infatti, come è noto, è ancora vuota dallo scorso mese di gennaio. Dovrà essere prima riempita e poi riscaldata, operazioni che richiedono di solito una decina di giorni, ma che potrebbero essere più lunghe visto che è legata al teleriscaldamento. Questo significa, nella migliore delle ipotesi e senza perdere altro tempo, arrivare a fine novembre.
Dal Comune l’assessore allo Sport Marco Galli fa filtrare un certo ottimismo e spera di arrivare alla riapertura a metà novembre. Ma è più probabile che si arrivi alla fine del mese prossimo. Vale la pena precisare che ad utilizzare la vasca potranno essere soltanto gli atleti delle società sportive senza alcuna presenza di pubblico. In questo modo anche i lavori necessari sarebbero ridotti al minimo e non servono autorizzazioni del comitato provinciale di vigilanza che già un anno fa aveva messo una serie di paletti visto lo stato in cui si trovano gli infissi oltre alla copertura (orribile da vedere dopo il crollo del controsoffitto in lamiera, ma sicura a detta dei tecnici.
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