Piscina di viale Geno alla Pallanuoto
Ma c’è il giallo tesserati

Entro il 30 la Como Nuoto dovrà lasciare gli spazi. Il nodo del contendere è sugli agonisti, ma Fin nega i dati. Il Comune: «Decadenza possibile»

La piscina di viale Geno sede storica della Como Nuoto deve essere assegnata, forse, alla Pallanuoto Como. Ma è proprio quel “forse” è a fare la differenza. L’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano ha spiegato stringatamente al consiglio comunale lunedì sera che la Como Nuoto entro il 30 giugno dovrà lasciare l’impianto sportivo affinché il Comune lo consegni ai nuovi gestori, la Pallanuoto Como. Questo dopo eterne battaglie legali e lunghi silenzi per l’assegnazione della struttura. Poi però l’assessore ha inviato via mail una nota scritta dettagliata ai consiglieri.

Vicenda intricata

Parliamo di una vicenda complicata, su cui si sono espressi due tribunali, sono intercorsi due bandi, sono passati due anni. In sostanza la partita è tecnica. In estrema sintesi la Como Nuoto e il Comune vogliono un ricalcolo dei punteggi della gara che vede in vantaggio Pallanuoto Como, in particolare quelli relativi al numero degli atleti. La Pallanuoto risulta avere più nuotatori da un lato perché avrebbe presentato un elenco in un lasso di tempo più lungo, un triennio solare e non un triennio sportivo. Dall’altro perché tra gli sportivi elencati non risulterebbero solo gli agonisti, ma anche altri tesserati. «Un incremento che permette alla Pallanuoto – si legge nella nota di Pettignano – di sopravanzare l’attuale aggiudicataria Como Nuoto e di ottenere quindi la sede». La Pallanuoto Como, occorre ricordarlo, si è presentata al bando per gestire viale Geno insieme ad una società genovese, Crociera Stadium, aumentando le sue fila in maniera lecita ed ha vinto tutti i gradi di giudizio. Per sciogliere la matassa il Comune ha chiesto lumi a maggio alla Fin, la federazione nuoto italiana. Quella ligure ha risposto, quella nazionale no. «La Fin ha negato l’accesso agli atti – si legge sempre nella nota – adducendo il fatto che le federazioni sportive sono ora soggetti privati e come tali non sono soggette all’obbligo della pubblicazione dei dati». Il Comune si è opposto, ma la Fin ha risposto picche per la seconda volta. Quindi il Comune in via cautelare ha deciso di consegnare le chiavi alla Pallanuoto chiedendo alla Como Nuoto di liberare entro giugno lo stabile.

«L’aggiudicazione sarà sottoposta a decadenza – così si chiude la comunicazione – in caso venisse accertata a seguito di controlli la non corrispondenza di quanto dichiarato dalla aggiudicataria Pallanuoto».

Quindi la piscina di viale Geno potrebbe tornare alla Como Nuoto. O, più probabilmente, la battaglia tra avvocati aprirà nuovi fronti. La Pallanuoto aveva già allertato gi suoi legali quando il Comune tentennava nella consegna dello stabile.

Oggi il nome del nuovo lido

Il caso ha sollevato molte polemiche anche politiche. Alessandro Rapinese, capogruppo dell’omonima lista civica di minoranza, ha reiterato per mesi la richiesta di chiarire la vicenda chiedendo proprio un ricalcolo dei punteggi come fatto dalla Como Nuoto. «I dati sugli atleti che il Comune chiede alla Fin sono gli stessi già certificati e inviati da noi – dice Giovanni Dato, il presidente della Pallanuoto – speriamo piuttosto che la consegna dello stabile sia rapida. Annunceremo oggi il nome del nuovo lido e il nostro progetto per il futuro».

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