Politeama impacchettato
Nessuno sponsor, restano le impalcature

A metà dicembre gli operai avevano cominciato a posizionare i ponteggi sulla facciata, preambolo dei successivi interventi previsti sulla facciata di piazza Cacciatori delle Alpi

Como

Così impacchettato, il Politeama resterà probabilmente a lungo. E sulla facciata, in tempi brevi, difficilmente saranno affissi i cartelloni pubblicitari.

A confermarlo è il liquidatore dello storico cine teatro in attesa da anni di un progetto per la nuova detsinazione , Francesco Nessi: «Purtroppo il periodo non agevola – spiega – ci sono stati dei contatti e sto coltivando gli interessamenti ricevuti. Ma, al momento, nulla di concreto».

A metà dicembre, gli operai avevano cominciato a posizionare i ponteggi sulla facciata, preambolo ai successivi interventi previsti in particolare sulla parte dell’ex teatro cittadino affacciata su piazza Cacciatori delle Alpi. In questi giorni, l’impalcatura è terminata.

L’intento della “Società del Politeama”, partecipata del Comune di Como all’82% e proprietaria dell’immobile, era duplice: mettere in sicurezza la facciata e, al contempo, collocare i cartelloni pubblicitari, a disposizione delle imprese e di chi fosse interessato, così da riuscire a raggiungere la cifra di 100mila euro e intervenire, salvaguardandola, sulla copertura del tetto.

Nei mesi passati, è stato fatto a più riprese un appello alle aziende e alla città affinché decidessero d’investire per mettere in sicurezza una parte importante di Como e per garantire un futuro a un edificio protagonista per decenni della vita culturale della città.

Oggi, invece, scadono i termini dell’avviso pubblico ideato dalla società con lo scopo di costituire un tavolo di lavoro per co-progettare il futuro del Politeama. E domani dovrebbero essere comunicati i risultati.

«Posso però già dire – precisa Nessi – che le adesioni ricevute sono state numerose e qualificate».

«È senza dubbio un fatto positivo - prosegue il liquidatore del teatro di via Gallio - Ero fiducioso che la società civile comasca avrebbe dato una risposta e cominciasse a essere propositiva sulle sorti di questa struttura. Così sarà».

Il progetto si rivolgeva a enti, associazioni, imprese creative, figure professionali operanti sul territorio. Stando a quanto comunicato durante la presentazione dell’avviso, il percorso prevede un protocollo che impegna i partner a partecipare ai lavori «con costanza e a titolo gratuito».

Saranno successivamente organizzate riunioni mirate nel corso delle quali i soggetti condivideranno problematiche, esigenze, idee, dubbi, ed eventuali priorità per la costruzione del progetto.

Sarà favorito anche il coinvolgimento anche di attori esterni al partenariato attraverso attività di consultazione partecipata.

La gestione dovrà essere trasparente, con passaggi chiari fin dall’inizio e con una relazione continua con la commissione cultura del Comune.

Dopo vari step, fra cui la definizione di una strategia, l’analisi tecnica, lo studio di fattibilità e la ricerca di fonti di finanziamento, l’obiettivo è arrivare a formulare una proposta concreta entro un anno dall’apertura del tavolo.

Inoltre, per il futuro, uno dei desiderata è riuscire, grazie anche alla collaborazione fra pubblico e privato, a partecipare ai bandi e vincere i contributi stanziati.A. Qua.

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