Positivi in crescita anche nel Comasco
Ats mette in guardia:«Già sopra la soglia»

L’epidemia sembra avere ripreso vigore - Trecento i casi in più rispetto alla scorsa settimana - La percentuale dei positivi sui tamponi eseguiti è all’8%

Il contagio risale, l’indice di replicazione è tornato sopra all’1.

Secondo l’Ats Insubria nel nostro territorio c’è un leggera inversione di tendenza. Gli effetti del secondo lockdown introdotto il 6 di novembre hanno abbassato la curva del contagio fino a raggiungere il suo minimo all’inizio del mese, ma dal 4 dicembre l’indice di replicazione diagnostico ha iniziato a risalire.

Tra il 10 e il 12 dicembre era sopra a quota 1, l’asticella oltre alla quale il contagio si espande. In termini semplici l’indice citato indica il numero di persone che ogni soggetto infetto può contagiare. Quanto più l’indice è alto tanto più la pandemia cresce in maniera esponenziale.

È difficile secondo l’Ats capire perché c’è stato questo nuovo aumento, ciò che si osserva nell’andamento epidemiologico rispecchia quello che è accaduto due o tre settimane prima, dunque forse già nella seconda metà di novembre. I comportamenti poco attenti di questi giorni fanno temere una curva a breve ben più alta. Sempre i vertici dell’Ats fanno notare come le nuove positività crescano nell’età giovanile ed è dunque ai giovani che bisogna guardare per spiegare la maggiore circolazione del virus.

Le minori restrizioni, dal rosso all’arancione e dall’arancione al giallo, hanno certo influito sugli spostamenti e sui comportamenti dei cittadini. I dati disaggregati sul territorio di Como e Varese segnano una tendenza più netta purtroppo a Como. Dopo una forte e costante diminuzione su base settimanale dei nuovi casi, meno della metà rispetto a novembre, a Como si è passati dai 1088 nuovi contagi rintracciati tra il 5 e l’11 dicembre ai 1410 casi individuati tra il 12 e il 18 dicembre. È la prima volta da quasi un mese che la pandemia rialza la testa. Un fatto che non succede invece a Varese, 1778 nuovi casi la passata settimana e 1617 nell’ultima. Il rallentamento comunque si è ormai esaurito in tutta la Lombardia. Il trend settimanale nella Regione è in crescita, sembra più in evoluzione la situazione in province come Como, Brescia, Milano, Mantova e Pavia, rispetto a Varese, Lecco, Bergamo, Lodi, Cremona, Monza e Sondrio. Il numero delle vittime si è per fortuna ridotto, 60 a livello regionale di cui 7 a Como. Il bilancio da inizio pandemia nel comasco conta 1.370 lutti, di cui 201 in città, da ottobre con la seconda ondata sono spirati 699 comaschi.

Questi sembrano nuovi segnali di contagio i cui effetti vedremo a fine anno.

Ieri dei 33mila tamponi analizzati in Lombardia 2744 erano positivi, percentualmente pochi, l’8,1%.

A Como i nuovi casi sono 183. Davanti Milano (+910), Brescia (+252), Varese (+273), Mantova (+221) e Monza (+203). L’Asst Lariana sta curando sempre meno pazienti positivi, 277, quando a metà novembre erano più di 450.

Sono 213 i malati contagiati al Sant’Anna, di cui 17 in terapia intensiva più quattro in pronto soccorso, altri 25 pazienti sono all’ospedale di Cantù, di cui quattro in rianimazione più due in pronto soccorso, i casi lievi sono 22 a Mariano e 11 in via Napoleona.

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