Preghiera e speranza
«Questa è misericordia»

Momento di riflessione con i migranti. Bernasconi (Caritas): «La nostra porta Santa è questo prato»

Una preghiera comune per la speranza e la solidarietà. Comaschi ed eritrei assieme, ieri, hanno partecipato ad un momento di preghiera organizzato nel prato della stazione San Giovanni dai migranti che da oltre un mese vivono accampati nella speranza di poter passare il confine.

Un raccoglimento per condividere speranze e paure e per unire i cuori di due comunità che si trovano, seppur da parti opposte, unite dall’accoglienza. A celebrare la funzione è stato padre Claudio Altieri, un Comboniano di Rebbio con una lunga esperienza di missione in Africa (quattro anni in Eritrea e 38 anni in Etiopia) accompagnato da un giovane diacono eritreo che ha guidato, in lingua amarica, la cerimonia di rito copto.

Durante la funzione preghiere e canti della tradizione cattolica si sono mescolati a quelli dei migranti eritrei, che hanno voluto testimoniare la propria fede appendendo un crocifisso ed una immagine della Madonna che qualcuno ha portato con sé dal paese di origine.

«Nell’anno santo della Misericordia – ha spiegato Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana – questi fratelli ci stanno mettendo di fronte ad una grossa responsabilità; la nostra porta Santa è questo prato».

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