Cronaca / Como città
Venerdì 13 Gennaio 2023
Processo paratie, i commenti da Como sulla sentenza d’appello: «Riabilitata la figura di Lucini, ma a caro prezzo»
Il caso Il cantiere è da anni al centro della cronaca locale. Oggi, poco dopo la notizia dell’assoluzione dell’ex sindaco e dei dirigenti gli interventi dei comaschi non si sono fatti attendere
Si può dire senza paura di sbagliare che il cosiddetto “caso paratie” ha fatto la storia della città, della sua urbanistica e della sua politica nell’ultimo decennio. Con la sentenza emessa oggi in Corte d’Appello a Milano si è arrivati a un punto significativo della vicenda giudiziaria sorta intorno al “cantiere infinito”, tre anni dopo la sentenza di primo grado che aveva visto tra gli imputati - oggi assolti - l’ex sindaco Lucini, in carica fino al 2017, e con lui l’ex segretario comunale Antonella Petrocelli, i dirigenti Antonio Ferro, Maria Antonietta Marciano, Pietro Gilardoni, l’ex dirigente Antonio Viola.
Gli esponenti del Partito democratico
«Dopo sette anni, la Magistratura conferma un dato di fatto di cui, insieme alla stragrande maggioranza dei cittadini comaschi, non abbiamo mai dubitato: Mario Lucini è innocente - comunicano gli esponenti Dem a poche ore dalla sentenza - Ci teniamo a mostrargli tutta la nostra vicinanza e supporto in questo giorno di sollievo e liberazione che mette finalmente un punto fermo a un calvario giudiziario durato troppo a lungo».
Le parole degli esponenti comaschi del Partito Democratico di Como, il segretario cittadino Tommaso Legnani, e dei membri del gruppo consiliare Dem, Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani proseguono così: «La sentenza conferma la correttezza e l’onestà di Mario Lucini che ha sempre svolto il suo ruolo di Primo cittadino con estrema serietà e professionalità. Con il cantiere delle paratie, Lucini ha ereditato dalla precedente amministrazione di centrodestra una situazione difficilissima e ha fatto di tutto per risolvere una questione caotica dovuta ad altri.
La sentenza di assoluzione che arriva oggi riabilita la figura di Lucini, pur arrivando a caro prezzo in termini di tempo ma soprattutto di pesantissime accuse e squallido sciacallaggio dai più svariati avversari politici. Alcuni di questi hanno costruito la propria fortuna politica sui tentativi di demolire la figura dell’ex sindaco di Como, su proclami forcaioli e sul fango. Nel giorno in cui mettiamo la parola “fine” a questa vicenda, vorremmo sentire proprio queste voci chiedere scusa. A Mario - sindaco, politico, amico - va tutto l’affetto del Partito Democratico di Como» concludono gli esponenti Dem.
Gli altri commenti sulla sentenza
Anche l’ex consigliere regionale del Partito Democratico, Luca Gaffuri, ha espresso il suo sostegno a Lucini e agli altri imputati assolti.
Anche Bruno Magatti, ex assessore della giunta Lucini ha gioito della sentenza, ricordando però i lunghi tempi che sono intercorsi tra l’inizio del processo e oggi.
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