Mancata emissione di scontrino fiscale
La Finanza sospende la pasticceria Vago

Militari in borghese contestano la mancata emissione del documento fiscale per la quarta volta in cinque anni. Il titolare: «Malinteso sul pagamento di pasticcini con un ticket restaurant»

La guardia di finanza chiude per tre giorni una delle pasticcerie più conosciute e frequentate della città. Dalla mezzanotte di ieri per il bar pasticceria Vago di viale Giulio Cesare è infatti scattata la sospensione dell’attività prevista quando nell’arco di cinque anni di attività viene contestata per almeno quattro volte la mancata emissione dello scontrino fiscale.

L’ultima contestazione risale alle scorse settimane. A spiegarla è lo stesso Fabio Vago: «È successo che un nostro cliente abituale, tra l’altro un finanziere in pensione, abbia pagato prodotti di pasticceria con un ticket restaurant. Siccome era domenica e nelle giornate di festa i buoni pasto non sarebbero accettati, non è stato emesso lo scontrino. Non c’era alcuna intenzione di nascondere il guadagno - sottolinea il titolare del bar - anche perché i ticket restaurant sono fatturati».

Ugualmente i finanzieri, in borghese all’interno del locale, sono intervenuti per chiedere lo scontrino e constatato che non fosse stato battuto hanno deciso di sanzionale il bar.

Ancora Fabio Vago: «I finanzieri hanno visto che si stava battendo tutto», ovvero che venivano fatti regolarmente gli scontrini «e che l’unico caso in cui non è stato fatto ha riguardato il pagamento con il ticket restaurant. Avrei voluto fare ricorso, ma alla fine ho deciso di pagare e che questa storia sia finita».

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