Riecco i ladri a Sagnino
Salgono dal tubo del gas
e forzano la tapparella

Il casoTentato furto nella notte in via Boccioni

Vittima una famiglia che vive al primo piano
I malviventi sono stati messi in fuga dall’allarme

I ladri tornato a colpire a Sagnino, questa volta però sono stati messi in fuga dall’allarme prima di riuscire a rubare.

Alle 3.35 della notte fra martedì e mercoledì, in via Boccioni 13 a Sagnino, suona l’allarme di un appartamento al primo piano dove stavano riposando Luigi D’Ottavio e la moglie.

Antifurto alle finestre

Per fortuna, l’antifurto ha messo in fuga i ladri che, in pochi secondi, sono fuggiti senza riuscire a entrare in casa. «È la prima volta che ci capita – racconta D’Ottavio – Hanno provato a entrare aprendo una tapparella che dà sulla strada. Magari pensavano che non ci fosse nessun sensore sulle finestre, nonostante la sirena sia posizionata proprio sopra: quattro mesi fa ho messo l’antifurto su tutto».

La vicenda, in una zona di Como purtroppo già preda dei “topi d’appartamento”, si è risolta tutto sommato bene, messo da parte il comprensibile spavento. «Abito al piano sopra – aggiunge Antonio Serino, l’amministratore di condominio – un rumore improvviso e l’abbaiare del cane mi hanno svegliato. Mi sono alzato subito e, attraverso la finestra, mi sono affacciato, ma non ho fatto in tempo a vedere la fuga. Ho, comunque, avvisato le forze dell’ordine. Ho controllato poi davanti e dietro il condominio, per verificare se ci fossero stati altri tentativi».

La strada, a ridosso del bosco, è illuminata, e il funzionamento dei lampioni è verificato in maniera scrupolosa sempre da Serino. All’inizio, si pensava che i ladri avessero provato a entrare dalla finestra del bagno ma, dopo il consulto con il tecnico dell’antifurto, si è arrivati alla conclusione che, con tutta probabilità, il tentativo fosse avvenuto attraverso quella di una stanza, usando come appoggio il tubo del gas. Le vie di fuga utilizzate potrebbero essere state due: il passaggio pedonale che conduce al retro della chiesa oppure il sentiero per Tavernola, da percorrere attraverso il bosco confinante con la via.

Almeno negli ultimi due anni Sagnino, quartiere periferico e con l’autostrada a due passi, è stato falcidiato dai furti. Chiacchierando con alcuni residenti incrociati in strada, tutti hanno subito un furto o conoscono un vicino che ha vissuto la brutta esperienza. Sui gruppi Facebook dedicati alla zona, accanto a vecchie foto e ai ricordi di com’erano un tempo le strade e i negozi, in molti hanno denunciato nel corso dei mesi la sgradita visita di malviventi nella propria abitazione.

Tanti precedenti

Proprio in via Boccioni 2 a fine marzo i ladri avevano “ripulito” l’appartamento di una pensionata di 88 anni. In quel caso, era successo tutto durante la mattina: alle 10.30 del 27 marzo madre e figlio escono per recarsi al cimitero di Monte Olimpino. C’impiegano meno di un’ora: alle 11.30, una volta rientrati, trovano la casa a soqquadro. I ladri, in quel caso, sono entrati utilizzando un passepartout, il cosiddetto “grimaldello bulgaro”, che non lascia segni di scasso. «Qui a Sagnino è un continuo - aveva detto il figlio della pensionata a La Provincia - ogni giorno si sente qualcuno colpito dai furti».

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