Rischio Covid per il Capodanno comasco
Il Comune cancella la festa dei fuochi

Deciso ieri l’annullamento dello spettacolo pirotecnico organizzato dalla Città dei Balocchi per il Capodanno. L’assessore: «Non possiamo scongiruare il rischio di assembramenti pericolosi»

Como

Al termine di una riunione tecnica convocata ieri pomeriggio in Comune, l’amministrazione - di concerto con l’organizzazione della Città dei Balocchi - ha deciso l’annullamento dello spettacolo pirotecnico previsto per la notte dell’ultimo dell’anno, uno degli eventi clou della kermesse natalizia.

«La decisione - ha spiegato al termine della riunione l’assessore Elena Negretti - è motivata da ragioni precauzionali e dalla necessità di evitare assembramenti che possano incrementare il rischio di circolazione del virus».

La scelta è stata assunta sulla base degli ultimi dati: come noto la pandemia non accenna a rallentare la sua curva di crescita e per quanto la Regione si mantenga in zona bianca - con una pressione sugli ospedali ancora sostenibile - il rischio che la situazione peggiori è, stanti le attuali proiezioni, assolutamente concreto. «Non potremmo garantire la sicurezza di nessuno neppure con l’esercito», ha aggiunto l’assessore Negretti. D’altronde è la storia delle ultime edizioni a confermare i rischi: nessun evento della Città dei Balocchi ha mai fatto registrare assembramenti come quelli che, proprio in occasione dei fuochi d’artificio, si registrano sul fronte lago, da villa Geno al Tempio Voltiano, di faccia alla piattaforma attrezzata per il lancio, nel mezzo del primo bacino.

La decisione è in ogni caso coerente con i contenuti del bando per l’organizzazione del Natale comasco, laddove esso prevedeva, e prevede, l’opportunità che il Comune intervenga apportando modifiche anche dell’ultimo minuto nei casi in cui si manifestino rischi concreti per la salute e l’incolumità pubblica.

In questi giorni, intanto, la Città di Balocchi continua a riempire il centro storico cittadino, con afflussi di pubblico importanti anche fuori dal weekend, quando si registrano le punte massime di affluenza. Anche ieri tanti visitatori da fuori Como per lo shopping natalizio. La speranza è quella che bastino le mascherine a limitare la circolazione del virus.

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