Rotonde, la terza promessa
«Si fa anche quella in via Bixio»

Dopo San Rocco e Villa Olmo, un nuovo annuncio del sindaco. «Funziona e la renderemo definitiva. L’anno prossimo il progetto»

n attesa di quella in piazza San Rocco e di quella a Villa Olmo, ecco spuntare la promessa di una terza rotatoria da realizzare in città. Questa volta la zona è via Nino Bixio, per la precisione l’incrocio con via XXVII Maggio: una rotonda in quel punto c’è già da tempo, come sanno bene i comaschi, ma è “provvisoria”. Ecco, il Comune ora annuncia l’intenzione di renderla definitiva, tanto che partirà nei prossimi mesi la progettazione dell’intervento. «Abbiamo visto che funziona e quindi verrà progettata la versione definitiva, l’anno prossimo», queste le parole arrivate dal sindaco Mario Landriscina. Non di rado i comaschi hanno chiesto lumi sulla soluzione viabilistica immaginata dal Comune in quella zona e ora è arrivata una risposta.

Si appresta a diventare definitiva anche la rotonda provvisoria in piazza San Rocco, oggetto di mille dibattiti e polemiche negli ultimi anni. Più volte rinviato, il cantiere per la sistemazione della zona dovrebbe partire dopo Natale, una volta conclusa la riqualificazione della attigua zona pedonale (marciapiedi, cordoli, pavimentazione). Infine, l’Amministrazione intende risolvere anche il complicato “nodo” di Villa Olmo (intersezione tra via Per Cernobbio e via Bellinzona, già teatro di numerosi incidenti, in quanto l’incrocio non è immediatamente decifrabile in termini di precedenze) realizzando, anche in questo caso, una rotatoria.

La prima ipotesi era di una rotatoria “a fagiolo”, ma gli spazi stretti hanno fatto orientare l’amministrazione verso un rondò classico, tondo con cordoli sormontabili. La nuova gestione dei flussi di traffico dovrebbe consentire di superare le croniche difficoltà legate all’attuale sistema di precedenze, spesso all’origine di lunghe code in ingresso alla città.

Negli orari di punta arrivare da Tavernola è un’odissea. Basti pensare che tra le 7.30 e le 8.30 da quello svincolo passano 2.360 mezzi, tra le 17.30 e le 18.30 altri 2.526. Il dato è aggiornato al periodo subito prima dello scoppio della pandemia, oggi il traffico è ancora più intenso. L’incrocio oggi è anche piuttosto pericoloso, più volte si sono verificati incidenti. L’intento quindi è migliorare flussi e sicurezza e permettere anche l’inversione di marcia.

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