Saladino ancora grave
Forse è stato tradito
dal “gradino” d’asfalto

Ora è tutto asfaltato e la strada sembra un tavolo da biliardo. Ma martedì sera, quando sulla Statale per Lecco in sella alla sua Vespa del 1981 stava passando Bruno Saladino, l’ex preside del Volta ed ex consigliere comunale comasco, la situazione era decisamente diversa. Tale da poter anche aver provocato il suo terribile incidente.

Saladino al momento si trova ancora ricoverato al Sant’Anna, in terapia intensiva. Le sue condizioni sono ancora gravi, ma comunque ha superato la notte e c’è un moderato ottimismo a riguardo del suo quadro clinico, comunque complesso. Saranno decisive comunque le prossime ore.

I dubbi, che forse solo l’ex preside del Volta, 69 anni, residente a Lipomo, potrebbe chiarire, riguardano la dinamica del drammatico incidente, avvenuto attorno alle 20.45 di martedì sera. La via Statale per Lecco, nel tratto a scendere dalla rotonda dell’Esselunga fino al semaforo all’incrocio con via Di Lora, era chiusa al traffico, proprio perché si stavano realizzando i lavori di asfaltatura. Quel tratto, nelle passate settimane, era stato interessato da lavori ai sottoservizi e solo due giorni prima era stato fresato, lavoro propedeutico alla posa del nuovo manto d’asfalto.

Proprio la fresatura aveva creato un piccolo dislivello, giusto di un paio di centimetri, tra le due corsie, quella in discesa più bassa e quella in salita più alta, visto che era ancora presente l’asfalto.

Questo il dato oggettivo, al quale si deve aggiungere il fatto che in quel punto la strada è poco illuminata a causa dei lampioni che sono davvero poco potenti.

Gli unici testimoni dell’incidente sono tre persone che erano su un’automobile che seguivano a distanza la Vespa: non hanno notato la causa della perdita di controllo, ma hanno solo visto la moto sbandare violentemente e poi cadere, confermando che si trovasse non sulla destra, ma vicino al centro della strada.