San Francesco
È di nuovo
“tutto esaurito”

Largo Spallino: l’assessore Negretti cerca una soluzione avviando un dialogo con le associazioni

La scorsa estate c’era chi invocava la maniere forti, e l’adozione di una ordinanza urgente e contingibile per sgomberare i senzatetto dalle cosiddette zone sensibili della città: e tra queste in particolare, i portici di San Francesco.

Suggerimento lanciato dal sottosegretario Fabrizio Turba, che è rimasto lettera morta. E che nessuno, a Palazzo Cernezzi, ora che Alessandra Locatelli , l’ex vicesindaco ed ex ministro della famiglia, non fa più parte della squadra, si sogna di mettere più in pratica.

Tantomeno ora che, dopo un periodo di relativa stanca, le presenze sono i portici sono tornate a crescere. Il problema non sembra nemmeno più all’ordine del giorno. Ma soprattutto è cambiato l’approccio con il quale l’amministrazione affronta il problema. «Linea morbida» scandisce l’assessore Elena Negretti. Che significa che «il Comune ha intrapreso un percorso di dialogo con le associazioni che si occupando dei senzatetto» e cita Como Accoglie. «È stato avviato un percorso per far sì che quelle zone tornino fruibili al resto della città, senza che nessuno ne abbia a patire. Non servono le forze dell’ordine per fare questo. E in consiglio è in discussione una mozione che potrà dare buoni frutti».

Insomma, basta più contrapposizioni frontali con il vasto e variegato mondo delle associazioni di volontariato, a cominciare dalla Caritas, che si occupano di accoglienza dei migranti e di fornire assistenza ai senzatetto.

Nessuna forzatura, nemmeno quando, fra quaranta giorni (l’1 novembre), entrerà in vigore il nuovo Regolamento di polizia urbana, fortemente voluto dalla stessa Negretti, e contestato duramente in consiglio comunale dalle opposizioni per la “durezza” di certe procedure. Come quella, appunto, che prevede che gli agenti della polizia locale possano adottare un ordine di allontanamento dei confronti dei senzatetto che bivaccano nelle “zone sensibili”, come l’ex chiesa di San Francesco.

«Applicheremo il regolamento, non potremo far altro» dice il comandante della poliza locale Donatello Ghezzo. «Ma ovviamente, come abbiamo sempre fatto, con buonsenso».

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